Il caso

Il nuovo mega impianto per i rifiuti ad Offlaga non piace ai vicini di casa

Le reazioni della politica di Manerbio e di Bagnolo Mella

Il nuovo mega impianto per i rifiuti ad Offlaga non piace ai vicini di casa

Un nuovo impianto di trattamento rifiuti a Offlaga accende la politica anche a Manerbio e a Bagnolo Mella: la minoranza chiede più attenzione ma il gruppo sindaco rassicura: «Il Comune sta monitorando la situazione da tempo». Anche se entrambi i sindaci sono preoccupati.

Il nuovo centro di trattamento rifiuti ad Offlaga e gli attriti con i vicini di casa

E’ un tema scottante che non coinvolge solamente il piccolo territorio di Offlaga quello della nascita di un nuovo impianto «mangia rifiuti» ma che ha messo sul chi va là i Comuni limitrofi della Bassa. Ma di cosa si tratta? Una società agricola bergamasca (Geobet bioplant), ha avviato nel mese di aprile l’iter presso la Provincia di Brescia per ottenere l’autorizzazione a costruire un nuovo insediamento per il trattamento dei rifiuti nelle campagne di Offlaga al confine nord-est con il Comune di Bagnolo Mella. La pratica caricata per normativa sui portali di Provincia e Regione, ha per titolo: «Bio-piattaforma per la produzione di ammendanti agricoli mediante valorizzazione di scarti organici».

La richiesta dell’opposizione a Manerbio

«La minaccia di insediamento di un impianto di smaltimento rifiuti ad Offlaga grande 4 volte l’area Marzotto ha spinto i consiglieri di opposizione di Manerbio a proporre una mozione, per chiedere al Comune di Manerbio di assumere una ferma posizione di contrarietà – hanno spiegato dai banchi della minoranza – Gli impianti già esistenti hanno una capacità doppia rispetto al fabbisogno regionale e un nuovo impianto non solo non serve, ma si aggiunge alle già tante criticità ambientali del nostro territorio. Con grande sorpresa la Giunta Vittorielli ha deciso di respingere la mozione: pensiamo che la nostra proposta fosse ragionevole, equilibrata e a tutela della cittadinanza e della salute del nostro ecosistema. Siamo stupiti che la maggioranza abbia scelto di respingerla, senza nemmeno formulare una versione alternativa da sostenere in modo unanime e coeso, nell’interesse dei manerbiesi. Hanno preferito trincerarsi dietro ad una presunta intempestività. Noi continueremo a monitorare la situazione, incalzando l’Amministrazione».

Il testo della mozione presentata in Consiglio

«E’ pervenuta alla Provincia di Brescia una richiesta per la realizzazione di un impianto per il trattamento e compostaggio di rifiuti organici, tra i più grandi d’Italia, localizzato nel territorio agricolo del Comune di Offlaga, al confine con i Comuni di Bagnolo Mella e Manerbio – questa la premessa – L’impianto, secondo i documenti progettuali, si svilupperebbe su una superficie di circa 420.000 mq (pari a circa 4 volte I’area Marzotto) e avrebbe una capacità di trattamento di circa 400.000 tonnellate/anno di rifiuti organici: i materiali oggetto di trattamento comprenderebbero, tra gli altri fanghi derivanti da operazioni di lavaggio e pulizia industriale, fanghi prodotti dal trattamento di acque reflue industriali, rifiuti derivanti da processi di estrazione con solventi, rifiuti associati all’impiego di conservanti, digestato da trattamento anaerobico di rifiuti urbani di origine animale e vegetale».

La previsione della realizzazione di un progetto ha portato anche all’approfondimento del tema: «Secondo i dati ISPRA (Istituto Superiore per Ia Protezione e la Ricerca Ambientale), in Lombardia risultano attivi 79 impianti per il trattamento della frazione organica, di cui 58 dedicati al compostaggio, con una capacità complessiva quasi doppia rispetto alle esigenze del territorio regionale, il programma Regionale di Gestione dei Rifiuti della Lombardia non prevede la realizzazione di nuovi impianti di questa entità, in quanto la capacità impiantistica esistente risulta sufficiente, il territorio su cui sorgerebbe l’impianto è prevalentemente agricolo e la realizzazione dell’impianto potrebbe comportare impatti rilevanti dal punto di vista ambientale, paesaggistico, sanitario e viabilistico, con possibili ricadute anche sul Comune di Manerbio – ma soprattutto – La popolazione residente nei territori limitrofi non è stata preventivamente coinvolta o informala in modo adeguato». La richiesta alla maggioranza è quella di: «esprimere formalmente la contrarietà alla realizzazione del suddetto impianto per il trattamento e compostaggio di rifiuti organici nel territorio di Offlaga (sembra che il sindaco del Comune di Offlaga abbia già manifestato la sua contrarietà), mettere in campo tutte le azioni necessarie presso la Provincia di Brescia, a Regione Lombardia e ogni altra: autorità competente, per opporsi all’autorizzazione del progetto, promuovere un coordinamento tra i Comuni interessati (Offlaga, Bagnolo Mella, Manerbio) per una posizione condivisa volta alla tutela del territorio e della salute dei cittadini, ma anche di valutare eventuali azioni legali amministrative da intraprendere, tutela degli interessi del Comune e dei suoi abitanti».

Il sindaco di Manerbio: “Non possiamo nascondere una forte perplessità e preoccupazione”

«La mozione è intempestiva, il Comune sta monitorando la situazione da tempo».

Questa la reazione alle dichiarazioni dell’opposizione manerbiese riguardo la mozione: «Il Comune si è già attivato da tempo. Nel suo intervento, l’assessore all’Ambiente Mario Mantovani ha sottolineato che l’Amministrazione non ha mai sottovalutato la questione, e che si è attivata in modo responsabile, mantenendo un confronto costante e diretto con la Provincia di Brescia, con i Comuni limitrofi e di conseguenza con i sindaci dei territori interessati».

«In attesa di ulteriori sviluppi ufficiali– ha aggiunto il sindaco Paolo Vittorielli – non possiamo nascondere una forte perplessità e preoccupazione, legate in particolare alle potenziali ricadute ambientali di un impianto di questo tipo. Ed è proprio per questo che abbiamo da subito avviato un dialogo istituzionale trasparente e costruttivo, senza allarmismi, ma con grande serietà. Continueremo a seguire con grande attenzione l’evolversi della vicenda, mettendo sempre al centro la tutela del territorio e della qualità della vita dei cittadini manerbiesi, nel rispetto delle competenze e dei percorsi istituzionali previsti e nell’esclusivo interesse della cittadinanza».

Il sindaco di Bagnolo: “La Bassa  dal grande potenziale agricolo non diventi la terra dei rifiuti”

Sull’argomento, negli scorsi giorni si era espresso anche il primo cittadino di Bagnolo Mella Stefano Godizzi:

«Questo impianto riceverà rifiuti provenienti da fuori la provincia di Brescia, e il suo impatto sul nostro Comune potrebbe essere significativo, sia in termini di inquinamento che di traffico – ha spiegato – Siamo fermamente convinti che i territori che producono rifiuti debbano anche poterli smaltire senza dover gravare su altri luoghi, incidendo in maniera negativa sulla qualità della vita di questi ultimi. Manifesteremo il nostro dissenso. Non vogliamo che la Bassa Bresciana dal grande potenziale agricolo diventi la terra dei rifiuti».