Chiari

Un’installazione per ricordare il grande maestro Achille Platto

E’ stata posizionata da Santino Bellotti in occasione del primo anniversario di morte, il 10 giugno

Un’installazione per ricordare il grande maestro Achille Platto
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Se n’è andato da poco più di un anno, ma il suo ricordo è più vivo che mai. Il maestro, di scuola elementare, di teatro, di vita e in tutti i sensi, Achille Platto, mai potrà essere dimenticato.

Un’installazione per ricordare il grande maestro Achille Platto

Diverse sono state le segnalazioni di un’installazione, inizialmente anonima, apparsa nei pressi di via Cavalieri della Repubblica (dopo il parco delle Rogge) e proprio a lui dedicata.
Grande uomo di cultura, esempio di umiltà e intelletto. Platto si è spento a 75 anni, dopo aver lottato contro la malattia. Autore di teatro, artista, poeta e cantastorie, nonostante la sua immensa bravura è sempre stato legatissimo alla sua terra e alla città di Chiari, che non ha mai lasciato. E lo stesso vale per i suoi concittadini che, con lui, hanno avuto (e continuano ad avere) un rapporto di affetto viscerale. Originario di Castrezzato, a Chiari ha lasciato un solco profondo del suo passaggio, un segno evidente, ben marcato, di quelli che nemmeno la morte potrà sbiadire.

E proprio per questo, il badile e la scritta non sono passati inosservati a molti passanti.

L'autore

L’autore è il clarense Santino Bellotti che l’ha posizionata a giugno, proprio in occasione del primo anniversario di morte (il 10 giugno).

"Da diversi anni, come volontario tengo curato il bosco e il sentiero delle rogge per senso civico e affettivo del luogo - ha spiegato - Nell'anniversario della scomparsa di Achille Platto, ho posto un badile bianco con targhetta a ricordo. Volentieri condivido questa cosa: l'idea è maturata già l'anno scorso quando insieme abbiamo provato le scene dello spettacolo delle quadre "Va ricurdif le sere che daqua'em"".

Infatti, e non è mancato un ringraziamento da parte di Bellotti, nel 2023 proprio durante le Quadre, il registra clarense e amico di Platto, Giorgio Locatelli aveva incentrato (una decisione presa ancor prima della sua morte) sul grande maestro la rievocazione storica tipica della serata finale del Palio.

Un gesto apprezzatissimo e che ancora una volta certifica il legame con Platto, un pilastro della «clarensità».

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