Villa dei Colli, i dubbi della politica sul futuro del presidio di Lonato
Ritrovo Lonato, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra sono tornati a parlare della struttura sanitaria
Continua la discussione su Villa dei Colli. Nei giorni scorsi Ritrovo Lonato, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra sono tornati a parlare della struttura sanitaria e della sua riqualificazione che, dal progetto iniziale, doveva terminare nell’estate del 2023.
Dal 2020 molte attività sono delocalizzate
Ricordiamo che da dicembre 2020 alcuni dei servizi del presidio lonatese sono stati trasferiti a Prevalle, nella sede della Rsa Bosio di via Mazzini, per permettere l’avvio dei lavori preparatori all’apertura del cantiere per la demolizione e riedificazione dell’edificio principale di Villa dei Colli che ha evidenziato scarsa resistenza alle verifiche di vulnerabilità sismica. I servizi trasferiti temporaneamente a Prevalle sono: Unità Operativa Riabilitazione Specialistica; Ambulatori di Fisiatria; Servizio Ambulatoriale di Fisioterapia; Macroattività Ambulatoriale ad alta Complessità-MAC dell’area riabilitativa; Comunità Riabilitativa ad alta Assistenza-CRA. Sono rimasti nella sede di Lonato il Centro Psico Sociale-CPS ed il Servizio di Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza-NPIA.
A novembre 2023 l’allora commissario straordinario di Asst Garda, Anna Gerola, aveva spiegato in Consiglio comunale l’iter burocratico dell’opera garantendo che a breve sarebbero partiti i lavori. Il finanziamento totale per Villa dei Colli ammonta a 20 milioni di euro.
Le proteste dei tre gruppi di minoranza
"Dopo che nel 2017 si parlava di chiusura di Villa dei Colli, nel 2019 l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera e il sindaco di Lonato Roberto Tardani annunciavano che entro la fine dell’estate del 2023, Lonato avrebbe avuto il suo nuovo ospedale - hanno spiegato gli esponenti dei tre gruppi - A fine 2023 del nuovo ospedale non c’era neppure l’ombra e il ritardo viene imputato all’inflazione che ha fatto lievitare i costi. Molto più probabile invece che il ritardo sia stato dovuto al fatto che il progetto per la ricostruzione sia stato approvato dalla DG Welfare regionale solo il 10 giugno 2022, due anni dopo rispetto alla tabella di marcia".
"Ma oltre ai dubbi sulla data di fine lavori visto che ancora è tutto fermo, grosse perplessità sul fatto che Villa dei Colli tornerà ad essere il presidio ospedaliero che era, nascono dalla lettura della delibera 24 del 12 gennaio 2023 (Asst Garda)" continuano i gruppi di minoranza. Secondo quel documento, nell'ex POT di Lonato dovrà sorgere un Ospedale di Comunità. E cioè "una struttura della rete assistenziale territoriale che costituisce un'alternativa all'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) nei casi in cui questa non sia possibile o per mancanza di un supporto familiare o perché necessaria un'assistenza infermieristica continuativa; tutt’altro di ciò che era Villa dei Colli. Tutt’altro di ciò che nel 2019 il sindaco Tardani aveva promesso. E in tutto questo il sindaco Tardani cosa fa invece di sorvegliare e battersi perché la struttura sia restituita a Lonato e a tutti gli utenti del Basso Garda con tutti i servizi e i posti che offriva? Propone l’area delle cave Vezzola per l’ospedale di Desenzano nel caso in cui dovesse essere bocciata l'ipotesi Monte Croce. Propone l’ennesimo consumo di suolo in una zona già ampiamente congestionata dalle molte attività. Ex cave che dovrebbero essere rinaturalizzate e non edificate! Che il sindaco abbia dimenticato le promesse elettorali? E intanto, fra questioni burocratiche e scelte politiche, chissà se, e quando, il nostro territorio riavrà un’eccellenza come la riabilitazione di Lonato. Chissà se le scelte politiche porteranno ancora ad incentivare le strutture private negando quella pubblica di Villa dei Colli unica nel genere sul nostro territorio. Sarebbe indispensabile quindi sapere non solo quando ricominceranno i lavori, ma soprattutto se tutti i servizi di Villa dei Colli (con i posti letto che c’erano) torneranno nel presidio lonatese".