Cinquant'anni di Aido: in marcia sulla Via delle Sorelle per diffondere il dono
La staffetta solidale è partita ieri, venerdì 4 agosto, da Brescia. Davvero significativa la tappa a Passirano per ricordare un fondatore
In cammino per 130 km per celebrare mezzo secolo di impegno per la vita e diffondere la cultura del dono. La bella e ambiziosa iniziativa è nata da un idea del gruppo Aido di Coccaglio e del suo instancabile presidente, Lino Lovo: patrocinata dall'associazione nazionale e regionale, oltre che dalle sezioni di Bergamo e Brescia. La staffetta solidale è partita ieri, venerdì 4 agosto 2023, e vedrà volontari e simpatizzanti scendere in pista e affrontare la Via delle Sorelle.
Cinquant'anni di Aido: in marcia sulla Via delle Sorelle
Il cammino, che collega i due capoluoghi, si snoda fra colline, vigneti, borghi e attraversa 34 Comuni di entrambe le province. Due le tappe previste, suddivise in alcuni tratti dove i partecipanti alla staffetta potranno passarsi il testimone. La prima da 64 km con partenza da Brescia (alle 10 del 4 agosto) e arrivo a Paratico (verso le 17), passerà per Collebeato, Cellatica, Concesio, Gussago, Rodengo Saiano, Monticelli Brusati, Iseo, Provaglio, Corte Franca, Adro e Capriolo; la seconda, un po’ più impegnativa, partirà da Sarnico (alle 10 del 5 agosto) e arriverà a Bergamo (verso le 17), toccando Villongo, Credaro, Castelli Calepio, Carobbio, San Paolo D’Argon, Montello, Costa di Mezzate, Bagnatica, Brusaporto, Albano Sant’Alessandro, Scanzorosciate, Villa Serio, Nembro, Alzano Lombardo e Ponteranica.
La tappa a Passirano
In programma anche momenti particolarmente significativi come la soste in piazza Loggia davanti alla stele della memoria, la visita alla tomba di Angelo Onger al cimitero di Passirano e una tappa al cimitero di Bergamo, dove riposa Giorgio Brumat, fondatore dell'Aido Nazionale. Insieme hanno ricordato l'amico, grande esempio.
Siamo qui per non dimenticare il passato, perché rivivere il nostro passato dà senso al presente e crea prospettive per il futuro. Non possiamo dunque non richiamare la figura di Angelo Onger, fondatore della sezione di Passirano, ma anche di quella provinciale bresciana. Angelo ha lavorato per dare voce a chi non l’aveva e penso che in questi anni siamo riusciti a promuovere al meglio la sua lezione di vita.
Queste le parole di Rosaria Prandini, storico membro Aido.
Presente, insieme al presidente della sezione di Passirano, anche l'assessore Paolo Bonardi: la sua una duplice veste perché è anche nipote di Agnese Bonardi, tra i fondatori di Aido provinciale e donatrice di organi e fratello di Nicla Bonardi, che anni fa è sopravvissuta ad un trapianto di polmoni (reso necessario per i danni causati dalla fibrosicistica), e attualmente è mamma della piccola Maria Yoko, simbolo del dono che è la vita.