Al Museo d'Arte Orientale taglio del nastro per la personale dedicata ad Eva Dea
L’allestimento, progettato dalla curatrice Gaia Poinelli, prevede una suddivisone del percorso in sezioni sulla base di quelli che erano i talenti e le carriere intraprese da Eva Dea
Taglio del nastro questa mattina (sabato 8 luglio 2023) al Museo d'Arte Orientale - Collezione Mazzocchi per la personale dedicata a Eva Dea.
Al Museo d'Arte Orientale arriva la personale dedicata a Eva Dea
Da domenica 9 luglio al 6 ottobre 2023, il Museo d’Arte Orientale - Collezione Mazzocchi ospita la personale dedicata a Eva Dea (Berbenno di Valtellina 1888 - Coccaglio 1959), pittrice, benefattrice, musicista, conservatrice e donna di cultura, è stata anche allieva di Emilio Borsa (allievo di Francesco Hayez), amica della pittrice O’Tama Kiyohara ed anche cantante. L’iniziativa rientra in un importante progetto di ricerca, iniziato anni fa, per l’approfondimento di questa figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia e nella collezione del Museo d’Arte Orientale - Collezione Mazzocchi. I primi risultati sono stati resi pubblici attraverso la mostra virtuale Eva Dea - Cantante, Ballerina, Artista e Benefattrice tenutasi a dicembre 2020. In questi ultimi anni si sono svolti ulteriori studi e l’analisi delle sue corrispondenze, arricchendo il panorama a lei riferito. La mostra, ideata da Paolo Linetti e curata da Gaia Poinelli, con il patrocinio del Comune di Coccaglio e del Consolato Generale del Giappone a Milano, presenterà opere inedite dell’artista. Ma anche disegni, fotografie d’epoca e lettere che testimoniano i suoi contatti con personaggi di spicco dell’ambito culturale e queste sue numerose sfaccettature. Arricchiscono l’esposizione, e permettono anche di comprendere ulteriormente il tipo di ambiente che frequentava Eva Dea, anche dipinti realizzati dalla pittrice giapponese O’Tama Kiyohara, un’opera di Emilio Borsa, un disegno realizzato da Carlo Prada ed infine uno dei Quaderni Manga di Hokusai.
Le parole dell'assessore alla Cultura Silvia Borra
"Da molti anni la Fondazione Pompeo e Cesare Mazzocchi porta avanti lo spirito filantropo dei Mazzocchi - ha dichiarato l'assessore alla Cultura del comune di Coccaglio Silvia Borra - Manca il nome di Eva Dea, che più di tutti si adoperò per il benessere fisico e mentale di chi le stava accanto. Le testimonianze ci rimandano l’immagine di una donna sempre attenta alle esigenze dei suoi dipendenti, con un’attenzione a tutto tondo che mirava anche alla lietezza di animo, svago culturale e a un rinfresco dagli affanni. Il suo spirito e desideri continuano a vivere con la mission della nostra RSA che persegue il medesimo obiettivo del far stare bene e far mantenere lieto l’animo. Era una donna che per l’aspetto caritatevole amava stare non sul palco, ma dietro le quinte. Presso il nostro ente sono custoditi molti suoi dipinti, firmati con la sigla Cesareva, dove al suo nome, Eva univa anche quello del marito per una sorta di dichiarazione di affetto che sminuiva la paternità autoriale; il che ci fa capire come ella stessa avrebbe probabilmente scelto il nome attualmente in uso alla Fondazione".
L'allestimento nel dettaglio
L’allestimento, progettato dalla curatrice Gaia Poinelli, prevede una suddivisone del percorso in sezioni sulla base di quelli che erano i talenti e le carriere intraprese da Eva Dea. Si ha inizio con la sezione L’amore per l’arte orientale dove sono esposte opere che hanno influito sulla produzione artistica di Eva Dea, come ad esempio dipinti della pittrice O’Tama Kiyohara e i Quaderni Manga del celebre Hokusai. Così come sono esposte sue opere che testimoniano tale influsso. In particolare tra i numerosi disegni preparatori rinvenuti, rappresentanti vasi contenenti fiori, uno in particolare mostra un vaso con una geisha.
Segue poi la sezione La prima conservatrice. Eva Dea, infatti, può essere definita come la prima conservatrice del Museo d’Arte Orientale Mazzocchi. Nel corso degli anni si è occupata della conservazione ed esposizione nella sua dimora delle opere acquistate dal suocero, come mostrato dalle fotografie esposte. L’eredità pittorica è una sezione che vuole mostrare il suo lato di pittrice. Sono presenti sia suoi dipinti, che un’opera di Emilio Borsa rappresentante una donna con bambino e un disegno di Carlo Prada rappresentante dei musicisti.
Nella sezione La trasmissione del sapere il suo lato da benefattrice è visibile attraverso la corrispondenza scambiata con l’amica e cantante del coro del Teatro alla Scala di Milano, Norina, nelle quali si fa riferimento al fatto che insegnasse musica e canto ai giovani di Coccaglio.
La sezione Il mondo della musica dimostra la sua carriera da cantante attraverso spartiti e ulteriori scambi di lettere con l’amica Norina. In alcune di queste viene fatto riferimento a personaggi di spicco dell’ambito musicale e milanese come Vittore Veneziani e Arturo Toscanini.
Si conclude, infine, con la sezione Il legame con Coccaglio. Questo si concretizza attraverso il monumento a Luca Marenzio tuttora presente nella piazza centrale del comune. I disegni rinvenuti dimostrano l’accurato studio da lei eseguito per mantenere viva la memoria del compositore.