Chiusa la discoteca Number One: annullata la serata con Merk & Kremont
La comunicazione ufficiale è stata data dalla direzione. Era già stata chiusa per assembramenti e mancato rispetto delle normative Covid. Non si riaprirà per 30 giorni.
Era tutto pronto, ma nella serata di ieri (venerdì) è stata la stessa direzione della discoteca ad annullare la serata con Merk & Kremont. Le motivazioni? La chiusura da parte delle Forze dell'ordine. In Number One non riaprirà per 30 giorni.
Chiusa la discoteca Number One: annullata la serata con Merk & Kremont
Non si può certo dire che le ultime serate, a Corte Franca, siano state tranquille. Fatto sta che prima di un maxi evento (quello con Merk & Kremont), al quale erano attese probabilmente migliaia di persone provenienti da tutta la Lombardia, la Prefettura ha chiuso la discoteca Number One di via Provinciale. Si tratta di una delle discoteche più frequentate di tutta la regione.
Ancora non si sa per quanto tempo la discoteca resterà chiusa. A dare la comunicazione ufficiale è stata, nella tarda serata, direttamente la direzione del locale. Già la scorsa settimana il Number era stato chiuso per 5 giorni per mancato rispetto della normativa anti Covid. In pista, infatti, nessuno (o quasi) indossava la mascherina e non era minimamente rispettato il distanziamento sociale.
Il comunicato
Dopo l’ultimo stop di cinque giorni imposto per le migliaia di persone trovate a ballare, lo scorso 14 novembre, senza i dispositivi di protezione individuale e senza il rispetto del distanziamento sociale, in violazione delle norme anti-covid, un noto locale di Corte Franca si ferma precauzionalmente per 30 giorni, su disposizione della Prefettura.
I Carabinieri della Compagnia di Chiari avevano contestato reiteratamente le violazioni della normativa sul contenimento pandemico della discoteca in altre tre occasioni tra agosto e settembre. In un’occasione sono state elevate anche sanzioni da parte dei militari del Nucleo Antisofisticazione Alimentare e del Nucleo Ispettorato del Lavoro.
I precedenti (tra controlli e incidenti)
Già la scorsa settimana erano stati a tappeto i controlli fuori dalla discoteca. Infatti, risale soltanto ad una ventina di giorni fa il brutale pestaggio avvenuto a seguito di un incidente stradale che aveva coinvolto tre veicoli. Proprio l’incidente aveva causato uno screzio tra uno dei conducenti e il 22enne Giancarlo Gramendola, che dopo aver colpito violentemente al volto il primo, lo aveva lasciato a terra privo di sensi. Le condizioni di Carlo Ferrandi, 32 anni di Osio Sotto, stanno pian piano migliorando dopo il ricovero d’urgenza di sabato scorso, quando era stato intubato dai sanitari e operato al Civile. Gramendola, invece, è finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio dopo che la Squadra mobile della Questura di Brescia lo aveva raggiunto a casa, a Calusco d’Adda.
Dunque, sabato scorso, visti gli ospiti e dati i precedenti, i carabinieri della Compagnia di Chiari, guidati dal tenente colonnello Carlo Pessini, hanno effettuato un servizio coordinato che ha visto la presenza di venti militari. Cinque pattuglie delle Stazioni, due autoradio della Sezione Radiomobile, due della Sio (Squadra di intervento operativo) e una con il comandante di Compagnia si sono occupate dei controlli circa la prevenzione e repressione dei reati e del rispetto delle normative anti Covid.
I carabinieri hanno intimato l’alt per i controlli a un centinaio di veicoli e, tra questi, è stata ritirata la patente a un conducente classe 1985, poi deferito all’Autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza. Altri due ragazzi, un classe 2000 e un ‘91, invece, si sono visti ritirare la patente e sono stati sanzionati amministrativamente poiché il loro tasso alcolemico era compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro.
Un 30enne e un 20enne sono stati sanzionati per ubriachezza molesta, mentre un altro 20enne, residente nella bergamasca, è finito nei guai per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni dopo che, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha spaccato il finestrino dell’auto di un altro ragazzo per prenderlo a pugni sul volto.