Ventunenne residente nel bresciano muore accoltellato a Mantova
Mobarik Abdul Zanre era residente a Marcheno dal 2018 ed inserito nel progetto Sprar.
Il tragico evento si è consumato nella tarda serata di lunedì 11 ottobre.
Chi è la vittima?
Era residente a Marcheno dal 2018, in Valtrompia, Mobarik Abdul Zanre, richiedente asilo ghanese di 21 anni violentemente aggredito a poca distanza dalla stazione ferroviaria di Mantova, in via Bonomi. All'origine della triste vicenda una lite nata non si sa ancora se per motivi di droga o legata al furto di un cellulare avvenuto poco prima ai danni di un netturbino; nel bel mezzo della diatriba il ragazzo è stato colpito a morte da un coetaneo di origine magrebina senza fissa dimora.
L'omicida dovrà raccontare la sua verità
Stando alle prime ricostruzioni sembrerebbe che l'arma sia penetrata nell'addome del ghanese il quale non sarebbe morto sul colpo ma dopo aver tentato di inseguire, senza successo, il suo omicida. Zanre è stato trasportato all'ospedale Carlo Poma in condizioni disperate; qui, infatti, è spirato dopo qualche ora. Quanto all'aggressore, rintracciato in breve tempo grazie alle telecamere di videosorveglianza installate nei pressi della stazione, nelle prossime ore è atteso davanti al giudice per raccontare la sua verità.
Era sulla strada giusta per un futuro migliore
Ha così perso la vita Mobarik Abdul che nel comune bresciano era stato inserito nel progetto Sprar. Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati in Italia (SPRAR) garantisce interventi di “accoglienza integrata” dei richiedenti asilo e dei rifugiati attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico; è costituito dalla rete degli Enti locali che, con il concorso delle realtà del terzo settore, accedono al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo per la realizzazione dei progetti di accoglienza.