Tragedia

Adro, Corte Franca e Capriolo piangono quattro vittime dello schianto

Simone Abeni di 39 anni, Bruno Bracchi di 67, Maurizio Signoroni di 55 e Hassan Seddiki di 51 viaggiavano sul furgone che si è scontrato con un tir in autostrada. Il lutto colpisce anche Capriolo, dove viveva Hassan, papà di tre figlie.

Adro, Corte Franca e Capriolo piangono quattro vittime dello schianto
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Un dolore senza fine. La notizia del tragico incidente in autostrada in cui hanno perso la vita cinque operai è piombata come un macigno sulla Franciacorta, e in particolare sui Comuni di Corte Franca,  Adro e Capriolo, dove risiedevano quattro delle vittime.

Adro e Corte Franca piangono tre vittime

La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di mercoledì 3 giugno lungo la bretella di collegamento tra le autostrade A1 e A21, in territorio di Fiorenzuola d'Arda (in provincia di Piacenza). I cinque operai che viaggiavano sul Doblò, in direzione Brescia, stavano rientrando a casa dopo una dura giornata di lavoro. Ma a casa non ci sono mai arrivati. Le loro vite si sono spezzate sull'asfalto, dopo un violentissimo schianto con un tir che non ha lasciato scampo. Cinque uomini, cinque grandi lavoratori che non ci sono più, che lasciano le loro famiglie senza un padre, un fratello, un figlio, un marito. Tra i morti nel maledetto incidente ci sono il 39enne di Corte Franca Simone Abeni e gli adrensi Bruno Bracchi, 67 anni, e Maurizio Signoroni 55 anni. Insieme a loro sono deceduti un quarantenne originario del Marocco e residente nella Bergamasca, a Covo, e un altro bresciano, Hassan Seddiki, 51enne residente in centro a Capriolo e padre di tre figlie. Erano tutti operai della Mapen di Corte Franca.

Lutto anche a Capriolo

Il dramma colpisce anche la comunità di Capriolo, dove risiedeva il quinto operaio deceduto nel tragico impatto. Si tratta di Hassan Seddiki, padre di tre figlie. "Ciao Hassan rimarrai eternamente vivo nei nostri cuori, sempre pronto a darci una mano, buono generoso leale. Vola alto libero da ogni dolore", ha scritto La Mensa di Francesco in un toccante post di Facebook. La comunità marocchina si è stretta nel dolore attorno alla sua famiglia.

Il 51enne è stato ricordato dalla comunità come un grande lavoratore e un volontario sempre disponibile per la Mensa di Francesco.

 

Incredulità e dolore

La notizia è stata accolta con incredulità e profondo dolore dai tantissimi amici e conoscenti, che esprimono vicinanza e cordoglio alle famiglie che hanno perso i loro cari in un modo così terribile e improvviso. Molti hanno utilizzato i social, e in particolare Facebook, per manifestare il senso di ingiustizia e la rabbia di fronte a una tale tragedia. Ma c'è anche chi ha voluto ricordare le vittime. Decine e decine le messaggi sulla pagina del 39enne Simone Abeni, che affiancava al lavoro la grandissima passione per la pesca: gli amici hanno ripercorso i momenti vissuti insieme, che ora resteranno per sempre scolpiti nel cuore.

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