Pietra tombale sul Polo della sicurezza: il Consiglio ha annullato tutti gli atti
I gruppi di minoranza hanno messo l'accento sulla necessità di trovare al più presto una nuova sede per la Protezione civile.
Pietra tombale sulla questione Polo per la sicurezza a Corte Franca. In sede del Consiglio comunale di venerdì l’Amministrazione ha votato l’annullamento in autotutela degli atti strumentali alla realizzazione della struttura voluta dal commissario prefettizio come nuova sede per la Polizia Locale e per la Protezione civile.
Pietra tombale sul Polo della sicurezza: il Consiglio ha annullato tutti gli atti
La decisione presa dal commissario (che aveva fatto realizzare uno studio di fattibilità per la costruzione del Polo sul terreno di Nigoline dove la precedente Amministrazione aveva intenzione di edificare la nuova isola ecologica) non era piaciuta nemmeno alle associazioni del territorio, oltre che alle compagini politiche che si sono date battaglia alle elezioni, tanto che tutti avevano confermato che, qualora eletti, avrebbero subito fermato l’iter per l’opera. Detto fatto.
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"Nel primo Consiglio comunale utile stiamo deliberando di annullare gli atti strumentali alla realizzazione del Polo per la Sicurezza - ha esordito il sindaco, Anna Becchetti - All'interno della delibera abbiamo tenuto a evidenziare alcuni aspetti, tra i quali il fatto che l’area destinata al Polo dal commissario è fuori dal centro abitato e che, per le sue caratteristiche idrogeologiche, non si presta ad accogliere la struttura. Inoltre non si riscontrano a Corte Franca situazioni aggravate o di particolare criticità in merito alla sicurezza del territorio comunale. Per quanto riguarda la Protezione civile, riteniamo che allo stato attuale non sussistano motivi urgenti per una nuova sede. Il gruppo, per il momento, può infatti continuare a garantire la prosecuzione della sua attività nell’attuale sede. Infine, abbiamo evidenziato come, in conseguenza a questa revoca, non ci siano pendenze da parte dell'ente. Al professionista incaricato di redigere lo studio di fattibilità è già stato liquidato il compenso".
Urgente, per le minoranze, la nuova sede della Protezione civile
Proprio sulla nuova sede della Protezione civile hanno messo l’accento le minoranze, che hanno però espresso una il voto favorevole, l’altra l’astensione per quanto riguarda l’annullamento degli atti per la realizzazione del Polo per la sicurezza.
A votare a favore dell’annullamento sono stati i consiglieri di Uniti per Corte Franca, Giovanni Sorteni e Dario Lazzaretti.
"Nel sottolineare che lo studio di fattibilità del Polo per la sicurezza è costato alla collettività 25mila euro, quando, giusto per avere un paragone, quello dell’isola ecologica era costato cinque volte meno, siamo soddisfatti della scelta di revocare tale progetto - ha sottolineato il capogruppo Sorteni - Ci rammarica al contempo che non vi sia invece l’indirizzo per lo studio di una sede più consona per la Protezione civile. Sollecitiamo l’Amministrazione affinché provveda quanto prima".
I consiglieri Diego Orlotti ed Elena Bonomelli della lista Diego Orlotti Sindaco, invece, si sono astenuti.
"La Protezione civile necessita di una sede adeguata, per il ricovero anche delle strumentazioni, dei mezzi e per le esercitazioni - ha sottolineato Orlotti - Per noi è fondamentale che il gruppo abbia una sede adeguata al più presto, che debba essere collocata possibilmente nel centro civico di Corte Franca, verosimilmente nella zona dell'auditorium o comunque valutando di riqualificare il patrimonio esistente. Tutto ciò consentirà inoltre un ancor più rapido ed efficace intervento dei volontari in caso di necessità. Confermiamo comunque di essere contrari alla realizzazione della struttura voluta dal commissario".
In conclusione il sindaco ha ribadito che l’Amministrazione è già d’accordo con la Protezione civile per trovare al sodalizio una collocazione nuova e il più idonea possibile alle esigenze.
"Il nostro operato rispecchia l’orientamento che abbiamo sempre rappresentato in campagna elettorale - ha commentato la Becchetti - La revoca in autotutela è stata un atto di democrazia dovuto nei confronti di tutta la collettività. Corte Franca è un paese sicuro, con un tasso di criminalità relativamente basso e la spesa pubblica, considerate anche le contingenze, deve avere a questo punto priorità differenti. La sorte della Protezione civile, che ringraziamo per gli sforzi immensi profusi, ci sta molto a cuore e lavoreremo con loro per trovare un’idonea e funzionale collocazione".