La Microeditoria saluta la Villa e vola sul web
La rassegna è prevista dal 13 al 15 novembre 2020. Il palinsesto, completamente in streaming (dai social o dal sito dedicato), è confermato in tutti i suoi incontri.
“La Microeditoria come non l’avete mai vista” recitava lo scorso comunicato stampa. Ed in effetti mai previsione fu azzeccata. La rassegna è infatti pronta a salutare la Villa Mazzotti di Chiari (almeno per quest'anno) e andare in rete.
La Microeditoria saluta la Villa e vola sul web
Per motivi di sicurezza e in ottemperanza alle ultime disposizioni sanitarie, la kermesse si svolgerà interamente via web. A seguito dell’ultimo Dpcm, per ovvie ragioni, è stato infatti deciso che l’intera manifestazione avverrà in rete con l’ausilio delle nuove tecnologie e con varie dirette streaming. Un'edizione speciale della Microeditoria, resa ancor più dallo spirito che anima questo diciottesimo anno di vita, coronato dal riconoscimento di Chiari quale Capitale del libro 2020. Un’ulteriore conferma di come sia ancora più importante investire nella cultura ed avvicinare le persone alla lettura, alla scoperta di quei piccoli editori e scrittori che tanto brigano per dare al mondo una visione personale dell’esistenza, in tutte le sue sfaccettature.
Il tema
Madre Terra è il fil rouge deciso dal comitato scientifico in cui figurano, tra gli altri, Massimo Bray, Gabriele Archetti, Giangiacomo Schiavi, Claudio Baroni, Paolo Aresi. “Ognuno è ciò di cui si prende cura” recita il sottotitolo ed è un ottimo viatico per scoprire il momento magico che da qualche giorno aleggia su Chiari e che vede tutta la città in fermento per il prossimo avvicinarsi della rassegna, seppur da remoto. La cultura non si ferma e trova spazio in tutto il palinsesto, confermato in toto (a parte l’Archeocaccia e il laboratorio filosofico) e che, declinato nella sua forma “totally digital” permetterà alla Microeditoria di raggiungere nuovi pubblici e potenzialmente tutta l’Italia.
“Paradossalmente ci si presenta un’occasione unica, ovvero quella di sperimentare nuove frontiere del fare cultura con un coinvolgimento indiretto ma non per questo meno incisivo. Gli strumenti digitali ci consentono di recuperare dunque una dimensione globale e al tempo stesso di aggiornare le tradizionali modalità di interazione con il pubblico (che in futuro verranno affiancate a quelle digitali), sia quello più affezionato, sia quello nuovo e che non vediamo l’ora di conoscere” , ha spiegato Daniela Mena, direttrice della Microeditoria.
La rassegna è prevista dal 13 al 15 novembre 2020. Il palinsesto, completamente in streaming (dai social o dal sito dedicato), è confermato in tutti i suoi incontri.