inaugura a iseo

Waterland Wander, il Sebino visto dagli occhi di Angy Mango

La mostra, a ingresso libero, è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. La curatrice Vanessa Gritti sarà presente anche per visite guidate.

Waterland Wander, il Sebino visto dagli occhi di Angy Mango
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La mostra Waterland Wander, emozioni e identità di Angy Mango fa tappa al Castello Oldofredi di Iseo dopo il successo ottenuto a Sarnico e Monte Isola. Con la curatela di Vanessa Gritti, in collaborazione con la fondazione Arsenale e il patrocinio del Comune, l’esposizione con gli scatti dell’artista sarà visitabile fino al 5 novembre.

Waterland Wander, il Sebino visto dagli occhi di Angy Mango

“Le fotografie di Angy Mango trasportano lo spettatore in una dimensione quasi fantastica e surreale, con immagini poetiche di paesaggi in sequenze affascinanti, con particolari di natura quasi incantata ed effetti luce come se fossero dipinti, acquarelli, fotografie che diventano opere d'arte – ha spiegato la curatrice - Non si tratta di luoghi lontani e culturalmente differenti, ma della natura dei nostri territori del lago d’Iseo”.

La poetica della natura è il fil rouge dell'estetica ecologica di Angy Mango, artista italo-americana che vive tra Italia e Stati Uniti e volutamente ha scelto l'anonimato, secondo il motto "The artist is absent", l'artista è assente. Angy Mango ha rinunciato quindi alle luci della ribalta per lasciare libera l'esplorazione dell'arte in una dimensione che superi la cultura dell'egocentrismo e del protagonismo dei social e dei selfie.

“L'immersione nel suo mondo e nella sua macchina fotografica che ritrae con occhio metafisico terra e acqua, crea uno spaesamento brulicante e silenzioso, un incessante "Waterland Wander", un "chiedersi mentre si vaga" tra le meravigliose località balneari e i sentieri del Sebino – ha proseguito la Gritti - Citando un canto popolare americano "I wonder as I wander", che interpreta in chiave esistenziale, Angy Mango in occasione di Bergamo Brescia Capitali della Cultura espone trenta dei quattrocento scatti selezionati in varie località del lago, in omaggio all'amore tenero che nutre per i territori, consentendo agli spettatori di vivere le emozioni suscitate dalle quattro stagioni in un percorso naturale e identitario”.

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