Vasco Brondi, un'emotiva commistione di parole, versi e musica al Vittoriale
Tra parole (in versi) e musica, il ricordo ricco di pathos a Franco Battiato, Brondi:"Credo che la sua presenza resterà con noi ancora per molto".
Una serata di canzone e poesia quella che ieri (venerdì 30 luglio) ha visto come protagonista sul palco vista lago dell'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani, Vasco Brondi, nell'ultimo appuntamento della sezione Indiecativamente, novità di quest'anno del Festival Tener-a-mente, organizzata in collaborazione con Latteria Molloy.
La gioia di esibirsi in un luogo unico
Fa il suo ingresso in scena sulle note di 26000 giorni e Paesaggio dopo la battaglia
Grazie sono contentissimo di essere qua - ha dichiarato - una frase che suona retorica ma non è così, soprattutto quando ci si trova in un posto così unico.
Si prosegue poi con Le ragazze stanno bene, Mezza nuda e Mistica.
La cosa strana è che mentre scrivevo questo disco - ha confessato - mi sono accorto essere pieno di battaglie universali e tra queste vi ho trovato anche la mia battaglia che ha a che fare con quella di scrivere quel disco, nella tensione nell' immergermi nella musica per poi allontanarmi. Leggendo l'autobiografia Gahndi il quale titolo originariamente era "La storia dei miei esperimenti con la verità" ho pensato che anche le canzoni possano essere definite degli esperimenti con la verità.
A seguire Città aperta, Luna crescente e Quando tornerai dall'estero. Canzoni che si alternano a parole in versi, dopotutto, come lo stesso artista ha confessato
Non esiste luogo migliore di questo per leggere poesie
E lo fa con la lettura della poesia di Mariangela Gualtieri, Volevo tutte le sbandate
Volevo tutte le sbandate
essere viva fino allo scortico
essere tavolo pietra bestiale
essere
bucare la vita coi morsi
infilare le mani in suo pulsare di vita
scavare la vita scrostarla sfondarla spericolarla
battermi con lei fino ai suoi sigilli.Per amore- per amore- tutto per amore.
La collaborazione con la Michielin e il ricordo di Battiato
Non è mancata neppure la canzone Cattive stelle con testo di Francesca Michelin. In questo brano Brondi, che con la Michielin ha una rara sintonia, canta gettando le basi per la definizione di un nuovo modo di intendere la musica. Suggestivo e nostalgico il ricordo a Franco Battiato
Restituiamo ciò che Battiato ci ha regalato - ha detto Brondi rivolgendosi a pubblico - lui ha saputo allargare i confini delle canzoni che, dopo di lui, sono diventati dei contenitori ancor più capienti. Ascolti una sua canzone e ti fa provare un’esperienza diversa e credo che la sua presenza resterà con noi ancora per molto.
E così nell'anfiteatro risuona la famosa Bandiera Bianca, seguono Il sentiero degli Dei. Dopo la poesia Resteranno i Canti spazio ancora alla musica
Adesso vi canterò una canzone d’amore insolita - ha annunciato - Di solito si parla dell' inizio o della fine di un amore, in questa canzone del durante. Mi sembra di non buttare la mia vita solo quando mente e corpo vanno nella stessa direzione, qui non si celebra la prima notte ma la tre millesima notte insieme.
La canzone in questione è Due animali in una stanza che anticipa quella che il cantante ama definire una trilogia emiliana ambientata dalle sue parti con la guida dello scrittore Pier Vittorio Tondelli
Tra i miei scrittori preferiti - ha raccontato - è scomparso a 36 anni, negli ultimi giorni di vita si sentiva infinitamente triste per non aver lavorato abbastanza,io dopo trent'anni voglio far risuonare qui nella casa del Vate le sue parole facendo lui capire che non è così.
La trilogia si apre con La gigantesca scritta Coop e prosegue con La Terra, l’Emilia, la Luna, poi Adriatico, Ci abbracciamo, Chitarra nera e A forma di fulmine.
Il mio grazie va al Festival Tener-a-mente, non ho mai creduto di poter suonare qui e grazie a voi pubblico di esserci.
Sul finale il pubblico si alza, risuona la voce di Franco Battiato sulle note de La voce dell'amore, a riprova dell'immortalità di cui godono i grandi artisti e della capacità della musica di superare ogni sorta di confine.
Veronica Crescente