"Le città invisibili - Il futuro è un dovere"
Prosegue la vendita dei biglietti per lo spettacolo diretto da Fausto Cabra
In scena dal 27 giugno all’8 luglio presso l’Hangar 68 di Brescia un progetto ideato dal Centro Teatrale Bresciano in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.
"Le città invisibili - Il futuro è un dovere"
Proseguono le vendite dei biglietti e degli abbonamenti su tutti i canali del CTB per lo spettacolo che il Centro Teatrale Bresciano ha ideato per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, intitolato "Le città invisibili. Il futuro è un dovere". I biglietti sono acquistabili presso la Biglietteria del Teatro Sociale, il Punto vendita di Piazza della Loggia, le Biglietterie telefoniche 3760450269 e 3760450011 e online su ctb.vivaticket.it. Uno spettacolo che mette al centro la riflessione sulla cultura e sul suo impatto sulla comunità – sull’essere e divenire comunità –, traendo spunto da alcuni riferimenti letterari, tra cui Le città invisibili di Italo Calvino. Una drammaturgia completamente originale che cerca di cogliere il senso profondo di ciò che gli esseri umani creano attraverso la relazione, ciò che sono stando insieme.
Il progetto
Il progetto è affidato, per regia e ideazione, a Fausto Cabra, attore e regista bresciano che collabora da diversi anni con il CTB in progetti site-specific dedicati a luoghi particolari della città (come è stato per Calma Musa Immortale in scena nell’area archeologico-monumentale della Brescia antica ed Evolution City Show, spettacolo itinerante nelle vie del centro storico). Le città invisibili. Il futuro è un dovere vede poi la drammaturgia originale dello scrittore e drammaturgo bresciano, anche consulente artistico del CTB, Marco Archetti che ha composto un testo inedito a quattro mani con Silvia Quarantini, attrice bresciana che collabora da tempo con il CTB. Ne è nato un progetto di teatro collettivo assolutamente innovativo e speciale, che vede il coinvolgimento di oltre venti artisti. Il cast è di altissimo livello, con attrici e attori di rilievo nazionale, molti provenienti da Brescia e Bergamo: una scelta simbolica, omaggio all’unione di queste due città nel loro essere un’unica Capitale Italiana della Cultura.