Musica e poesia

PiùLuce!, in scena la sesta edizione: "La sete che brucia"

Un'esplosione di vita ha infiammato il palco vista lago dell'Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani

PiùLuce!, in scena la sesta edizione: "La sete che brucia"
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di Veronica Crescente

PiùLuce!, in scena la sesta edizione: "La sete che brucia"

"Gli occhi hanno sete perché esistono i tuoi occhi, la bocca ha sete perché esistono i tuoi baci" scriveva Pablo Neruda in "Non ti amo come fossi rosa di sale". Versi che si legano alla sesta edizione di PiùLuce!, l'omaggio alla poesia con la curatela di Paola Veneto, quest'anno dal titolo "La sete che brucia". Una performance poetico-musicale (dal 2021 ha perso i panni di premio per attori) che ha visto al centro la celebrazione del tema dell'Eros affidata alle voci recitanti degli attori Roberta Barbiero e Umberto Terruso e alle note della fisarmonicista Rita Di Tizio e del suo trio (Alessio Buccella pianoforte e Mariano Alberti alla batteria).

Versi, musica e parole

Un'esplosione di vita ha infiammato il palco vista lago dell'Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani. Si perché Eros è motore dell'esistenza e, come tale, non può essere confinato esclusivamente all'amore fisico. É molto di più: è spinta verso il sentire la parte più vera di noi e, come tale, ci avvicina al riconoscere il sentimento di amore e al desiderio di entrare in profonda connessione con esso. Eros è quel saliscendi emotivo magistralmente punteggiato dalla musica (la serata ha preso il via sulle note del Tango Nuevo di Astor Piazzolla ed è poi proseguita omaggiando il genio musicale di Richard Galliano, per concludersi sulle coinvolgenti note della Czardas), croce e delizia di ogni innamorato di qualsiasi cosa ci appassioni e, per appassionarci, deve essere capace di farsi sentire: nello stomaco, salendo al cuore ed infine nella testa quando accede alla consapevolezza. Ebbene si, la consapevolezza è solo l'ultimo atto di questo viaggio che non si può scegliere ma dal quale si è scelti. Come spiega molto bene Julio Cortàzar tra i suoi versi che sono risuonati nell'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani:

"Quello che molti chiamano "amare" consiste nello scegliere una donna e sposarla. La scelgono, lo giuro, li ho visti. Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile. Dirai che la scelgono perché la amano, io dico il contrario. Beatrice non si sceglie, Giulietta non si sceglie. Non scegli la pioggia che ti inzuppa fino alle ossa quando esci da un concerto".

Contro l'anestesia del sentire

Eros è un calcio al raziocinio, è una forza che non si controlla e più la si cerca di tenere a bada e più sfugge come un bimbo dalle braccia della madre e più la si cerca di reprimere e più la si trova sul proprio cammino. Eros regala il privilegio di sentire in un mondo in cui sono poche le persone che possono ancora dire di riuscirci. L'anestesia del sentire è in atto da tempo e chissà che deserti emotivi lascerà nel prossimo futuro. Come salvarsi? Il segreto sta, paradossalmente, nel non salvarsi. Come suggerito, non a caso, dalla poesia "Non ti salvare" di Mario Benedetti i quali versi sono stati declamati nel corso della serata.

 

"Non restare immobile sul bordo della strada, non congelare il giubilo non Amare con noia, non ti salvare adesso ne mai, non ti salvare, non ti riempire di calma".

E poi in conclusione:

"E resti immobile sul bordo della strada e ti salvi allora non restare con me"

Più Luce e più Poesia per tutti

A portare il suo saluto in conclusione Paola Veneto.

"Come ogni anni ormai da sei anni vi ringraziamo tantissimo per l'affetto, per la partecipazione a questo evento che è la musica della poesia in questo Festival (Tener-a-mente ndr) così prestigioso. Ringrazio come sempre Viola Costa (direttore del Festival) che ci stimola ogni anno a migliorare e lanciarci sempre più verso le stelle. Grazie anche a Rita Costa che organizza sempre in maniera eccelsa. E grazie al presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri che ci ospita generosamente ogni anno. Grazie anche a tutto lo staff del Vittoriale che è riuscito, dopo la tempesta dei giorni scorsi, a rendere questo luogo meraviglioso e accogliente come tutti lo ricerchiamo e come lo meritiamo. PiùLuce e Più Poesia per tutti!"

 

 

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