Valcamonica

Museo di Nadro, un doppio evento tra arte contemporanea e tarocchi

La mostra di pittura sarà visitabile in Area 42 fino al 10 maggio tutti i giorni dalle 9 alle  17.30.

Museo di Nadro, un doppio evento  tra arte contemporanea e tarocchi
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Mentre si sono avviati con successo i primi corsi (Ceramica preistorica, Sopravvivenza e Teatro delle Origini) entra nel vivo la programmazione del Museo della Riserva Naturale di Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo con un doppio evento, tra pittura ed editoria.

Quando

Sabato 23 aprile, alle 16;30 negli spazi di Area 42 del Museo di Nadro, in via Piana 42, vernissage della mostra personale del pittore milanese Andrea Boldrini intitolata “Appunti di viaggio”, a cura di Virgilio Patarini e organizzata da Zamenhof Art e alle ore 20 in via Piana 29 la presentazione del libro di Luisa Beni e Roberto Lombardini “I Tarocchi raccontano” (Ed. Diarkos). A cura della associazione ArchExperience. ‘I Tarocchi sono dei maestri, degli insegnanti, ma anche una via, un cammino, un rifugio, un luogo sicuro nelle terre selvagge della vita…’ A seguire rinfresco. La mostra di pittura sarà visitabile in Area 42 fino al 10 maggio tutti i giorni dalle 9 alle  17;30.

 

La pittura astratta di Andrea Boldrini

 

“Quelle di Boldrini sono tele che ci mostrano “spazi pittorici” ma anche, al tempo stesso, luoghi d’elezione, condensati d’emozione che si aprono alla vista dello spettatore, alla sua fruizione, alla sua disponibilità di ricezione saturi di un colore denso, scuro, un colore che talvolta si schiude inaspettatamente alla luce abbagliante del bianco o alla tenerezza di tinte lievi, sfumate, di colori pastello. Sono spazi carichi di attese, di energia rappresa, trattenuta, in cui si gioca l’eterna partita tra l’istinto e la riflessione, tra la ragione e il sentimento. C’è la forza del gesto che si esprime attraverso pennellate decise, evidenti, segni neri che scavano la tela. Ma poi c’è un’incessante ricerca di equilibri, in un gioco di pesi e contrappesi. E velature tese ad attenuare, ammorbidire o al contrario a scavare più a fondo. E colature che lasciano “spazio” anche al caso, anche se magari solo in parte. Sono paesaggi? Forse sì. Talvolta questi spazi sembrano alludere, evocare paesaggi. Oppure si tratta di una somiglianza solo superficiale, solo apparente, con paesaggi della natura. Di certo sono invece paesaggi dell’anima”.

Virgilio Patarini (Da “La via italiana all’Informale. Da Afro, Vedova e Burri alle ultime tendenze”, a cura di V. Patarini, Ed. Mondadori, 2012, pag.220).

 

Per maggiori info:

Per dettagli sulle varie attività in programma al Museo e in Riserva:

Appuntamenti 2023

https://www.zamenhofart.it/museo-di-nadro/

Per informazioni sulle mostre in AREA 42:

https://www.zamenhofart.it/area-42-museo-di-nadro-bs/

Per informazioni sulla nuova gestione del Museo e della Riserva:

https://www.zamenhofart.it/museo-di-nadro-la-rinascita-di-zaziau/

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