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Kakuma, un campo profughi a teatro

Kakuma. Fishing in the desert al "Mina Mezzadri"

Kakuma, un campo profughi a teatro
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Inserito nella cinquantesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata Il mondo nuovo, nell’ambito della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo, Kakuma. Fishing in the desert sarà al Teatro Mina Mezzadri di Brescia (Contrada Santa Chiara, 50/A) per un unico spettacolo, domani martedì 7 maggio, alle 20.30.

Kakuma. Fishing in the desert al "Mina Mezzadri"

Uno dei più grandi campi profughi al mondo raccontato con gli occhi del teatro. Questo è Kakuma. Fishing in the desert: un diario di viaggio e un racconto poetico per attrice e danzatrice, firmato da Laura Sicignano, autrice e regista da sempre attenta alle contraddizioni e alle tensioni che segnano le dinamiche socioculturali del nostro tempo. Inserito nella cinquantesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata Il mondo nuovo, nell’ambito della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo, Kakuma. Fishing in the desert sarà al Teatro Mina Mezzadri di Brescia (Contrada Santa Chiara, 50/A) per un unico spettacolo, domani martedì 7 maggio, alle 20.30. Il testo la regia sono di Laura Sicignano, mentre l’interpretazione è affidata all’attrice Irene Serini e alla danzatrice Susannah Iheme. Le scene e i costumi sono di Guido Fiorato, la coreografia è di Ilenia Romano, le musiche sono di Uhuru Republic Raffaele Rebaudengo e Filo Q. Luci, suono e video sono a cura di Luca Serra. Nel giugno 2022 Laura Sicignano si è recata a Kakuma, immenso campo profughi, situato nella regione al confine tra il Kenya e il Sud Sudan, in cui vivono circa 270.000 persone. Da questa esperienza è scaturito un singolare diario di viaggio per attrice e danzatrice: un racconto poetico, che tra musica elettronica, video e danza fa del palcoscenico il luogo della documentazione e della riflessione. Le due interpreti, in continua relazione tra loro sulla scena volutamente realizzata con materiali di recupero, rappresentano il campo e noi, ma anche l’Africa e il mondo bianco. Il punto di vista dichiarato è quello dell’autrice stessa, una donna occidentale “nata in paradiso” messa a confronto con un’umanità che per salvarsi avrebbe bisogno di un miracolo, ma anche quello degli operatori umanitari che lavorano nel campo: Paula, Jessica, Angelo, Father Lasantha, Elise, Father Will.

Provo a raccontare Kakuma e i suoi abitanti attraverso le voci di queste persone normali che hanno lasciato il paradiso in cui sono nati per dedicare la vita agli altri, alla ricerca di un senso”, spiega Laura Sicignano. “Fishing in the desert, pescare nel deserto – il sottotitolo dello spettacolo – è un’utopia, ma è anche la direzione verso cui si sono mosse innumerevoli persone che hanno cambiato la Storia. Anche nello scenario così complesso del mondo di oggi ognuno di noi può fare qualcosa, una piccola azione, per pescare nel deserto e dare un senso al proprio viaggio”. Info per disponibilità e costo biglietti su www.centroteatralebresciano.it.

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