"Istituto Tecnico Jannacci", un'anteprima nazionale
Un viaggio nella canzone dialettale milanese con Lorenzo Monguzzi, Alberto Patrucco accompagnati alla chitarra elettrica dal musicista Andrea Marinaro.
L'associazione Fabbrica di Nuvole e il comune di Villanuova sul Clisi danno appuntamento per domani (sabato 7 agosto) alle 21 a Villanuova sul Clisi in Piazza Roma con l'anteprima nazionale di un nuovo progetto che vede protagonisti Lorenzo Monguzzi, cantautore e leader del gruppo Mercanti di Liquore, Alberto Patrucco, irriverente e dissacrante comico milanese accompagnati alla chitarra elettrica dal musicista Andrea Marinaro.
Un viaggio tra musica e parole
Istituto Tecnico Jannacci è un viaggio nella canzone dialettale milanese e verranno proposti brani e monologhi dei suoi principali interpreti. Non solo Enzo Jannacci quindi ma anche Ivan Della Mea, Franco Loi, Giorgio Gaber e alcuni pezzi dell'ultimo disco in dialetto brianzolo di Lorenzo Monguzzi appunto dal titolo Zyngher. Ad accompagnare Lorenzo Monguzzi – voce e chitarra, Alberto Patrucco – voce e dialoghi, ci sarà il musicista Andrea Marinaro alla chitarra elettrica. L'ingresso è libero e gratuito ma è consigliata la prenotazione sul sito Eventbrite al seguente link: https://www.eventbrite.it/e/163887972337. In caso di pioggia la serata sarà posticipata a data da destinarsi.
Lorenzo Monguzzi
Nasce in Brianza, dove attualmente vive, il 14 maggio 1967. Nel ’92 fonda con alcuni amici musicisti gli Zoo, gruppo che in breve tempo si guadagna l’attenzione di pubblico e addetti ai lavori, vincendo importanti concorsi o manifestazioni musicali, tra cui l’ambitissimo Arezzo Wave nel ’97. Nel ’98 esce il primo ed ultimo album della band, Musica Mezzanima (Epic/Sony). A metà degli anni ’90 nascono invece i Mercanti di Liquore. Nell’arco di oltre un decennio si esibisce in innumerevoli concerti in tutta la penisola, conquistandosi una sempre crescente notorietà e la stima di un pubblico sempre più vasto e affezionato. Nel 2003, insieme ai Mercanti di Liquore, inizia a collaborare con l’attore Marco Paolini. Il primo spettacolo di quella che sarà una lunga e proficua collaborazione si intitola Song n.32 Concerto variabile, in cui le canzoni del trio si alternano a brevi monologhi, poesie e filastrocche. Ritroviamo Lorenzo come autore e interprete musicale in Album d’Aprile di Marco Paolini. Con i Mercanti di Liquore incide: Mai paura 1999; La Musica dei Poveri 2002; Sputi 2004; Che cosa te ne fai di un titolo 2005; Live in Dada 2006; Miserabili 2008. Nella primavera 2013 ha dato vita ad un nuovo progetto: Portavèrta, primo disco da solista. Nel disco (terzo classificato alle Targhe Tenco 2013) le nuove composizioni spaziano tra diversi generi, mantenendo un contatto con la scuola cantautorale ma aprendosi nel contempo nuove strade e nuove possibilità espressive. Dall’autunno del 2012 all’Aprile del 2015, sempre con Marco Paolini, è protagonista della tournée teatrale Ballata di Uomini e Cani, dedicata a Jack London, insieme a Gianluca Casadei alla fisarmonica e Angelo Baselli al clarinetto. Nel 2020 da alle stampe il suo nuovo disco dal titolo Zyngher, in cui ha riscritto e reinterpretato in dialetto brianzolo alcuni grandi classici del rock internazionale. Troviamo canzoni di artisti come Suzanne Vega, Clash, Nick Cave, Johnny Cash, catapultati in un ambiente diverso dal loro, più ruspante e provinciale. Il disco si intitola “Zyngher” (Zingaro) mutuato dall’omonima canzone di Suzanne Vega, a chiarire che l’obiettivo non è creare un’area protetta intorno alla propria cultura locale, ma al contrario imbastardirla e costringerla a confrontarsi con il mondo intero, che peraltro le è sempre più vicino. A completare il progetto alcuni pezzi originali, sempre in dialetto, che mi sembravano estremamente coerenti con il resto. Il disco ha visto la partecipazione di molti amici musicisti, alcuni di lunga data, altri più recenti: Nadir Giori (Sulutumana), Adriano Sangineto, Leslie Abbadini, Piero Mucilli e tanti altri. Dal 2021, con Piero Mucilli, ha ridato vita ai Mercanti di Liquore e stanno girando l'Italia collezionando sold -out ad ogni concerto. Sempre con i Mercanti di Liquore ha dato vita ad un progetto benefico per Emergency dal titolo “I Mercanti di Liquore e i Figli Storti” ed hanno recentemente pubblicato il singolo Lombardia, con 28 artisti del panorama musicale italiano. Questi gli artisti che hanno partecipato al progetto: Adriano Sangineto, Aimone Romizi (Fast Animals and Slow Kids), Andy (Bluvertigo), Andrea Scaglia (Ritmo Tribale), Cippa e Paletta (Punkreas), Cisco, Davide Romagnoni (Vallanzaska), Diego Potron, Divi (I Ministri), Edda, Edo Sala (Folkstone), Elio Biffi (Pinguini Tattici Nucleari), Emi - (Mellowtoy / Wolf Theory), Finaz (Bandabardò), Francesco Moneti (Modena City Ramblers), Giambattista Galli (Sulutumana), Giorgieness, Giorgio Canali, Lorenzo Marchesi (Folkstone), Marco Paolini, Marta Ferradini, Maurizio Cardullo (Folkstone), Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Omar Pedrini, Sara Piolanti (Caravane Deville), Stefano Iasko Iascone (Cacao Mental), Wilko (Rats).
Alberto Patrucco
Debutta ufficialmente nel 1976 al Teatro Cabaret La Bullona a Milano. Entra in contatto con il mondo del cabaret e assimila l’etica e il modo di intendere e fare spettacolo di quegli anni. La proposta artistica di Patrucco è semplice e in linea coi tempi: monologhi e ballate, eseguite al pianoforte o alla chitarra, per raccontare storie con parole e canzoni originali, per lo più umoristiche. Tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli anni 80, inizia un’intensa attività in molti locali milanesi. A partire dal 2000, le esperienze televisive si sommano: i primi “Zelig” e “Colorado Cafè”, oltre a “Funari News”, “Ballarò” e la più recente “XLove”, su Italia 1, nel 2015. A partire dal 2007, riprende il discorso musicale interrotto anni addietro. Col consenso degli eredi, inizia ad adattare e interpretare alcune opere di Georges Brassens mai tradotte in italiano. Nel 2005, gli viene assegnato il Premio Charlot (Cabaret con la K). Nel 2007, il Premio Walter Chiari, il Premio Satiroffida e il Delfino d’oro. Nel 2010, il Premio Paolo Borsellino per l’impegno culturale. E, nel 2016 il Premio Oscar del Successo e il Premio Giorgio Faletti. Patrucco si caratterizza per un accostamento corretto alle varie forme di comunicazione che si trova ad affrontare. La scrittura rimane l’elemento centrale del discorso artistico, il punto di partenza: il contenuto comico è più importante dell’effetto esilarante.