Indica Mad, il festival arriva al Mo.Ca
Da febbraio a maggio 2023
Indica Mad, da febbraio a maggio il festival sarà ospite al Mo.Ca.
Indica Mad
La manifestazione uscirà dalle mura di Mo.ca solo per due appuntamenti legati a BBAO 2023 (Brescia Bergamo Arts Observatory), progetto di Aps Lampedée vincitore del bando indetto da Cariplo per BGBS 2023 Capitali della Cultura Italiana. In questi due appuntamenti, in collaborazione con Performatorio (BG), uno ad aprile e uno a maggio, andrà in scena Round for two musicians un concerto per due musicisti realizzato in simultanea nei centri urbani di Bergamo e Brescia.
Sviluppato su quattro fine settimana, da febbraio a maggio, Indica Mad – Surreal Sound Festival presenta una rosa di artisti, musicisti, sperimentatori e performer nazionali e internazionali che condividono una ricerca instancabile nell’ambito della sperimentazione, dall’ improvvisazione radicale alla musica elettroacustica, alla cultura sonora più sotterranea ed eclettica. Indica è una parola che da spazio a tantissime interpretazioni. Nel caso del festival, la più rappresentativa resta sicuramente il riferimento ad indicare, come passaggio di informazione, come segno di assegnazione di un incarico, di una responsabilità importante come quella che ha il pubblico nei confronti del performer e viceversa, come gesto utilizzato per “attivare” un’ azione performativa nel Sound Painting, linguaggio che caratterizza la manifestazione dai suoi inizi. Nasce nel 2018 ed è un progetto identitario esteso a tutte le pratiche riguardanti il suono, dietro le quali operano persone dedite alla ricerca, alla contemporaneità, alla cura e all’approfondimento dei propri mezzi espressivi. Una voce di riferimento per chi voglia conoscere o approfondire quel substrato culturale ed artistico che spesso non risulta conforme alle logiche politico/culturali e di mercato attuali e che opera ed agisce instancabilmente da sempre sul territorio, proponendo materiali speculativi di grande interesse ed attualità. Una voce autentica per natura, cioè proveniente dai protagonisti di questa scena silente, e che possa fare chiarezza su chi e cosa, su modalità ed appartenenza, sui processi creativi e le idee costituenti dei progetti, dando così l’opportunità, a chi la volesse cogliere, di avvicinarsi ad un’area espressiva necessaria al completamento, seppur in parte, dello spettro esistente. Una voce aperta al mondo che crea, finalmente, quel ponte nazionale per tutti i circuiti europei che guardano alla sperimentazione e all’innovazione e che non avevano ancora trovato un punto di appoggio stabile nel nostro Paese.
Quinta edizione
Quella del 2023 è la quinta edizione del festival. Il primo fine settimana, quello dell’11 e del 12 febbraio, si svolgerà interamente a MO.CA. Sabato pomeriggio aprirà la manifestazione l’ Indica Soundpainting Lab un laboratorio gratuito diretto dal Soundpainter Giancarlo Nino Locatelli, che si ripeterà ad ogni appuntamento mensile. Il Soundpainting è un linguaggio multidisciplinare per la composizione in tempo reale. Elaborato a partire dalla fine degli Anni ’70 dal musicista newyorkese Walter Thompson. Durante la performance il soundpainter (direttore) utilizzando un repertorio di gesti codificati comunica col gruppo di performers e utilizza le loro risposte per far evolvere la composizione. Dalle 21 invece partirà il Saturday Night Live, che vedrà come protagonisti alcuni tra i migliori giovani improvvisatori europei come Julien Desprez, con il suo solo di chitarra elettrica, e Lucy Railton, in duo con la cantante turca Cansu Tanrikulu che vanta collaborazioni con artisti internazionali come Greg Cohen e Mark Ribot. Si esibirà un artista storico dell’avanguardia europea, Bruno Spoerri (classe 1935) in duo con il percussionista Gabriel Schiltknecht, formazione chiamata Braingame (a cura di Spettro). Spoerri è attivo sulla scena jazz e rock svizzera da oltre 60 anni come sassofonista, arrangiatore e compositore, pioniere della musica elettronica e informatica, compositore di musica per film. Si conclude il primo fine settimana di Indica con il LIVE PER IPERSTRUMENTO (a cura di RAAA) con il solo di Daniele Ledda. Clavius, così si chiama il progetto, non è altro che il nome dato ad una famiglia di strumenti auto-costruiti partendo dal concetto di “pianoforte preparato” di John Cage. Clavius sperimenta le possibilità di fusione tra analogico e digitale, spingendo al limite l'idea di preparazione fino a giungere alla definizione più consona di strumento aumentato pilotato analogicamente da una tastiera.
A marzo
Sabato 4 marzo, dopo il laboratorio di Soundpainting, le danze si apriranno alle 18.30 con il LIVE PER IPERSTRUMENTO (a cura di RAAA) di Gabriele Marangoni, Metamorphosis. Metamorphosis è un progetto sonoro incentrato sull’uso delle nuove tecnologie e di una nuova liuteria abbinate alla performance dal vivo attraverso un nuova prassi esecutiva che fa del gesto il nucleo centrale della generazione sonora. La serata continua con un doppio set aperto dalla TAI-NO ORCHESTRA, ensemble multiforme nato da un’idea di Massimo Falascone, Roberto Del Piano e Roberto Masotti, il grande fotografo recentemente scomparso. TAI si manifesta come un collettivo di artisti che si esibiscono facendo interagire l’improvvisazione musicale con la performance video, non estranee al possibile incrocio con le parole e gesti di danza-movimento. Si prosegue con un gruppo che lega Germania e Stati Uniti: SOUND BRIDGES progetto che vede impegnati tre capisaldi dell' improvvisazione radicale europea (Muche, Lehn e Blume) insieme al noto sassofonista e sperimentatore americano Ken Vandermark. SOUND BRIDGES unisce dinamica a free jazz selvaggio, melodie contemplative, escursioni sonore. Si arriva al 22 e 23 aprile con il terzo appuntamento di INDICA. Terzo appuntamento con l’INDICA SOUNDPAINTING LAB e con un nuovo LIVE SET PER IPERSTRUMENTO (a cura di RAAA).
I protagonisti
Protagonista, questa volta, Riccardo La Foresta che proporrà un percorso ai confini tra musica per percussioni, arte sonora, improvvisazione e drone music. Il suo approccio con il drummophone rivela architetture invisibili tramite il suono, incoraggiando il pubblico ad abbandonare la statica esperienza frontale, a favore di un approccio all'ascolto interattivo e dinamico. L’appuntamento è il 22 alle 18.30 in sala Danze, sempre al MO.CA. La serata prosegue al teatro Idra (MO.CA) con il SATURDAY NIGHT LIVE, dalle 21, con il TURN TABLES SOLO di Miriam Rezaei. L’artista inglese è compositrice, musicista elettronica, scrittrice e performer pluripremiata. Il suo strumento principale, appunto, il giradischi. In riconoscimento del suo contributo alla composizione musicale, Rezaei lo scorso novembre ha ricevuto il Paul Hamlyn Foundation #AwardsForArtists. A seguire la performance in Solo, Mariam Razaei si unirà per il secondo set con Pat Thomas (piano, elettronica) e Orphy Robinson (vibrafono, percussioni), della formazione leggendaria “Black Top”. Insieme ai virtuosi e pluripremiati musicisti, si miscelano così campioni lo-fi, effetti dub ed elettronica sperimentale. I “Black Top” sono dal 2012 uno dei gruppi di punta dell'improvvisazione libera sulla scena internazionale. Descrivendo la loro musica come "Archaic Nubian Stepdub", hanno pubblicato finora quattro album acclamati dalla critica. Il loro lavoro è stato riconosciuto da varie nomination a premi che includono il premio parlamentare del 2022 per il “Miglior Ensemble” e il premio 2016 The Jazz fm “Digital initiative".
Ad aprile
I Black Top lavorano sempre con uno o più musicisti invitati, tra cui Marshall Allen, Evan Parker, Joe McPhee, Peter Evans, Jamaaladeen Tacuma, Shabaka Hutchings e Henry Grimes, solo per citare alcuni dei celebri ospiti. Gli eventi di aprile terminano domenica 23, alle ore 11, con ROUND FOR TWO MUSICIANS (in collaborazione con Performatorio), nell’ambito del progetto speciale BBAO 2023. Si esibiranno in contemporanea Riccardo La Foresta (percussioni) e Orphy Robinson (percussioni e vibrafono), rispettivamente a Bergamo e a Brescia. Si tratta di un concerto speciale per due musicisti realizzato in simultanea nei centri urbani delle città Capitali della Cultura 2023. La Foresta e Robinson improvvisano su una partitura grafica-temporale condivisa e, ripresi in tempo reale dal pubblico, vengono trasmessi in diretta streaming sui canali di BAO per il pubblico in rete. L’operazione mira a creare una doppia performance: una percepita dal vivo, l’altra fruita sul web, come fosse un concerto in duo, in forma di mosaico creato dalla somma delle singole riprese realizzate da parte del pubblico. Alla singolarità dei concerti dal vivo si sovrappone la pluralità dei punti di vista dello streaming. Si chiude il festival con l’ultimo fine settimana 20 e 21 maggio. Sabato pomeriggio dalle 16 alle 19, a cura di Spettro, REAL NO REAL (Vacas Estades Miròn) – expanded DjSet (SPA) Juan Vacas / Pablo Miròn / Miguel Estades con un’ installazione di 3 dj consolle negli spazi di MO.CA. Real No Real rappresenta un’identità comune costruita sulla collaborazione tra i suoi membri e sull'idea di comunità, costruendo un network di scambio e supporto tra artisti indipendenti e organizzatori culturali con i quali condividere uno sguardo critico e specifico sulla creazione e la diffusione della sperimentazione in musica.
Da evidenziare come la prima esecuzione della performance (avvenuta in occasione di una mostra d'arte contemporanea a Madrid) è stata trasmessa su Montez Press Radio (NY), diventando una doppia release della durata di 3 ore su cassetta in collaborazione con l'artista Esther Merinero. Alle 21, nel cortile di MO.CA, SATURDAY LIVE NIGHT con due set di elettronica all’ aperto, nel maestoso cortile. Il primo quello di THOLLEM McDonas ai synth. Il californiano è compositore, improvvisatore, educatore, attivista. William Parker lo ha definito “un moderno griot”, lodando la capacità di incorporare nella propria musica gli incontri e le diverse influenze di una vita musicale in continuo movimento. Originario della Bay Area di San Francisco, il suo approccio richiama idealmente lo spirito di continua sperimentazione e scoperta caratteristico della West Coast, che nel corso degli anni lo ha portato a collaborare con musicisti provenienti da tradizioni diverse, come William Parker, Pauline Oliveros, Stefano Scodanibbio, Nels Cline, Rob Mazurek, Ravish Momin, Mike Watt, per citarne alcuni. Si resta al MO.CA per concludere la serata con il concerto delle 22.30, a cura di SPETTRO, del duo spagnolo MIRADASVACAS, formato da Juan Vacas (turntable, microphones, guitar, voice) e Pablo Miròn (reel to reel tape machines, microphones, trumpet). Entrambi membri del collettivo di musica sperimentale di Madrid REAL NO REAL, sono partiti dalla musica elettroacustica e field recording music, esplorando ora i confini tra suoni pre-registrati (found sound e field recordings) e sonorità live attraverso una serie di manipolazioni tramite diversi medium come radio, registratori a bobina, giradischi o mangianastri insieme a strumenti più tradizionali (tromba, chitarra, voce).
Bergamo Brescia 2023
Domenica 21 alle 11 in contemporanea a Brescia e a Bergamo, ritorna ROUND FOR TWO MUSICIANS (progetto speciale BBAO 2023 in collaborazione con Performatorio). A Brescia troveremo Sebi Tramontana al trombone; mentre a Bergamo Giancarlo Nino Locatelli al clarinetto. Entrambi i progetti in solo degli Artisti sono stati pubblicati dall’etichetta discografica WE INSIST! Records. Locatelli, classe 1961, ha ricevuto le prime lezioni di musica dal padre, fisarmonicista, ha studiato pianoforte e, nel 1985, si è diplomato in clarinetto. Fra i musicisti coi quali ha suonato ricordiamo S. Lacy, B. Phillips, J.J Avenel, J. Betsch, I. Aebi, G. Robair, W. Fuchs, P. Lovens, P. Kowald, F. Grillo, T. Lehn, F. Monico, M. Falascone, A. Bosetti, G. Schiaffini, D. Sciajno, C. Calcagnile, S. Piccolo, E. Sharp, Z. Parkins, W. L. Smith, D. Robinson, A. Baars, I. Henneman, T. Delius. Ha collaborato e collabora spesso con poeti e performer quali F. Beltrametti, T. Raworth, D. Villa, M. O’Hara, A. Ruchat. Ha prodotto musiche originali per diverse compagnie teatrali. A Brescia invece vedremo il solo di Tramontana, siciliano classe 1960, studia con G. Schiaffini al conservatorio “A. Casella”, all’Aquila. Nel 1993 viene premiato dalla città di Monaco il suo “Il Giorno del Santo“: composizione per trombone solo, elettronica e magnetic tape. Nel corso della sua carriera ha collaborato con numerosi musicisti italiani e stranieri tra cui P. Lovens, J. Leandre, C. Zingaro, K. Vandermark; ha fatto parte del Nu Ensemble di M. Gustafsson e del Quartetto Europeo di J. Léandre, con la quale continua a collaborare in altri progett