Tener-a-mente

Francesco De Gregori, il pubblico del Vittoriale si inchina al Principe

Capolavori senza tempo, e quel ricordo tra le righe ma intenso e sentito a Lucio Dalla e a Franco Battiato.

Francesco De Gregori, il pubblico del Vittoriale si inchina al Principe
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Secondo appuntamento e secondo sold out  per Francesco De Gregori  in De Gregori & Band Live – The Greatest Hits Live, che ieri sera (sabato 31 luglio) ha calcato il palco dell'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani, nell'ambito della decima edizione del Festival Tener-a-mente.

Graditissimo ritorno sull'onda dei più grandi successi

Dopo l'appuntamento di sabato 10 luglio che lo ha visto tornare a Gardone Riviera a distanza di tre anni dall'ultima volta, ieri sera ha regalato al pubblico di Tener-a-mente un'altra emozionante carrellata dei suoi più grandi successi, pietre miliari nella storia della musica italiana.

Dopo aver salutato e dato il benvenuto ai presenti, De Gregori solo sul palco in compagnia della sua chitarra inizia con  Cose

All'inizio della mia carriera mi esibivo solo con voce e chitarra - ha raccontato - sicuramente mi era più comodo che portarmi il pianoforte come Venditti - ha detto ironizzando sul collega/amico che si è esibito per Tener-a-mente lunedì 19 e martedì 20 luglio -  Mi è capitato di aprire concerti di artisti più famosi di me, tra questi ricordo un gruppo singolare di metallari  il quale frontman aveva un particolare rapporto con il pubblico, di tipo fisico, caratterizzato dal lancio continuo di oggetti tra cui pacchetti di sigarette e lattine mezze vuote. Potete immaginare che io, su quel palco, non mi sentivo tranquillo anche se il pubblico mi ignorava. Per essere pagato dovevo fare tre/ quattro canzoni, inutile dirvi che al quarto non ci sono mai arrivato.

Si prosegue poi con L’uccisione di Babbo Natale  e A Pa’ ( brano di De Gregori e Lucio Dalla) tratto  dall' album Work in Progress del 2010.

La band entra in scena

Accompagnato da Guido Guglielminetti al basso, Carlo Gaudiello alle tastiere, Paolo Giovenchi alle chitarre, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e mandolino, Primiano Di Base all’hammond e Simone Talone alle percussioni, vengono snocciolati, uno dopo l'altro, capolavori quali  Scacchi e Tarocchi, La testa nel secchio, La storia siamo noi, Caterina, Atlantide Titanic.

Francesco De Gregori

Da Gardone Riviera a...Salò

Tra questi anche Il cuoco di Salò (tratto dall'album Amore nel Pomeriggio del 2001) con musica di Franco Battiato. A fare da strascico a questo brano, sono state numerose polemiche essendo stato letto da una parte della critica come revisionista. Lo stesso cantautore, più volte nel corso degli anni, ha tenuto a precisare che il messaggio ultimo della canzone non ha nulla a che fare con questioni politiche ne tantomeno di schieramenti o necessità di evidenziare il fatto di essere un uomo di sinistra.

Francesco De Gregori

Grandi emozioni

La serata prosegue poi sulle note de Il nero,  Alice,  Sangue su sangue qui il ritmo si scalda, il pubblico non riesca a contenere l'entusiasmo (seppur composto e rispettoso delle normative anti Covid). Grande energia ma anche commozione con Pezzi di vetro, Generale, Rimmel e La leva calcistica della classe ‘68, e romanticismo con  Buonanotte fiorellino, La donna cannone testi suggestivi resi ancor più magici all'interno di una location unica come quella dell'anfiteatro rivestito di recente di marmo rosso veronese e con vista mozzafiato sul lago. Sul finale Cercando un altro Egitto, Il vestito del violinista. Il saluto,  un arrivederci con la promessa di rivedersi presto, avviene sulle note di Viva l'Italia.

Grazie per essere stati qui questa sera - ha detto rivolgendosi al pubblico - tutti carini e festanti ma osservando le regole. Sono sicuro che se continueremo a fare i bravi ragazzi riusciremo ad essere di più e più vicini.

Veronica Crescente

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