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Festa di Radio Onda d'Urto: per Ferragosto in scena "Africa Unite" e Tonino Carotone

Sul palco di via Serenissima

Festa di Radio Onda d'Urto: per Ferragosto in scena "Africa Unite"  e Tonino Carotone
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Festa di Radio Onda d'Urto: protagonisti a Ferragosto "Africa Unite" e Tonino Carotone.

Festa di Radio Onda d'Urto in scena "Africa Unite"

Domani (martedì 15 agosto 2023) sul palco principale di via Serenissima a Brescia si esibiranno gli "Africa Unite", il concerto sarà aperto da Tonino Carotone.

 

Africa Unite

1981: muore l'icona della reggae, Bob Marley, nella sua Jamaica. Pochi mesi dopo, a Pinerolo (Torino), un pugno di giovanissimi - guidati da Bunna e Madaski - decidono di fondare gli Africa Unite, cominciando il percorso che oggi li ha portati a diventare il gruppo più longevo e rappresentativo del reggae made in Italy. Il debutto discografico avviene nel 1987 con “MJEKRARI”a cui fa seguito l’Ep “LLAKA” grazie ai quali gli A.U. collettano un buon numero di live in giro per l’Italia. Nel 1991 pubblicano “PEOPLE PIE” che contribuisce ulteriormente ad aumentare la loro popolarità. Nello stesso anno vengono chiamati ad aprire il concerto di Gregory Isaac a Negril, in Giamaica.

Gli anni ’90 sono gli anni del fermento culturale e musicale, dell’esplosione creativa nata e cresciuta nelle occupazioni e nei movimenti di controcultura, in questo contesto prende forma il disco, che nel 1993 esce per la Vox Pop, “BABILONIA E POESIA”, un album cantato quasi interamente in italiano che si confermerà un disco cruciale per il futuro del gruppo. Nel 2001, in occasione del ventennale della morte di Marley, la band pubblica l’album tributo “20”, nel quale propone una selezione di brani di Robert Nesta Marley rivisitati in perfetto stile Africa. “MENTRE FUORI PIOVE” esce nel 2003 e segna il ritorno della band all’autoproduzione. Suoni raffinati, arrangiamenti curati e liriche intense sono gli elementi distintivi di questo lavoro. La band macina concerti su concerti e lavori in studio, culminati nel 2013, a vent'anni dal seminale "Babilonia e Poesia", la band ricostituisce la formazione originale, tecnici compresi, e torna a calcare i palchi della Penisola riproponendo lo stesso repertorio e sound, con un'idea precisa in tempo: la musica come strumento di comunicazione per raccontare la storia che gli Africa hanno vissuto sulla propria pelle dalle origini ad oggi, attraverso la propria lente. La profonda analisi del tempo che stiamo vivendo, scalfito dalle contraddizioni e attraversato dai cambiamenti, con il conseguente bisogno di affermare il proprio punto di vista lucido e coerente, sono la strada tracciata dagli Africa, tra nomination alla Targa Tenco per "Il Punto di Partenza" e il primo tour, nel 2018, nei teatri italiani con lo spettacolo multimediale "Offline" in tempo reale, dove la materia musicale è fornita dalle canzoni di Africa Unite in un’elaborazione per quintetto d’archi (a cura di Architorti) e per elettronica applicata.

Dopo la pausa forzata della pandemia, gli Africa Unite festeggiano i 40 anni di carriera nel 2021 con "People Pie", remake dell’album pubblicato nel 1991. A fine 2022, per celebrare i 40+1 anni di attività, la band pubblica l’album "Non è Fortuna", anticipato dal singolo omonimo. Il disco è un distillato di puriAfrica Unite: groove con calore, dolcezza e tanto reggae della migliore qualità, con una grande attenzione come al solito per la produzione. “ Non è fortuna “ è una pietra miliare di una storia musicale che continua ad offrire ottima musica fatta con coerenza e passione. Un viaggio nelle origini, con il levare anni Ottanta, commistione di roots reggae e pop come per esempio negli Steel Pulse, e proprio il cantante del gruppo inglese David Hinds è ospite del singolo “ Non è fortuna “. Tra gli altri ospiti dell'album c'è il cantante Brinsley Forde degli Aswad, un altro gruppo che con Steel Pulse e Africa Unite forma un’ideale triade di una certa concezione del reggae. Elegante e notevole diversione è pure “ Tuyo “, rifacimento del celebre brano di Rodrigo Amarante che apre le puntate della serie “ Narcos “, cantata da Tonino Carotone, un minuto e mezzo di pura classe e cuore.

Tonino Carotone

 

 

Tonino Carotone

Proprio Tonino Carotone aprirà il concerto degli Africa Unite, freschissimo di ultimo lavoro in studio, "Etiliko Romantiko":  14 brani tra inediti, rivisitazioni, cover e canzoni, cantate in 5 lingue diverse (italiano, spagnolo, inglese, francese e greco). Per Tonino Carotone è sempre “un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto”, come cantava in “Me cago en el amor”. Quella canzone, diventata una sorta di improbabile tormentone 20 anni fa, oggi ha un nuovo senso. Nel disco c'è pure quella, rivisitata con Mimmo Epifani e il Circolo Mandolinistico. Nel mondo di Tonino Carotone convivono il rock ("No Dollar" con JhonnyBoy e " El Ultimo Cliente"), il folk, la ballata d'autore (l'intenso duetto con Gino Paoli su "Il Cielo In Una Stanza") e la canzone retrò (in "Il re del bar" - di Vincenzo “Cinaski” Costantino - sembra di sentire il primo Capossela), la musica latina ("Se Fuerza La Màquina"), il rebetiko ("Pou Sai Thanasi") e le atmosfere mediterranee/orientaleggianti di "Solcando Le Onde". Anche scorrendo la lista degli ospiti si ha la fotografia di questo melting pot: si va dal Piccolo Coro dell'Antoniano dello Zecchino d'Oro a  Piotta (“Whisky, Tabacco e Venere”) passando per Pietra Montecorvino, Alessandro Stefana, oltre ai già citati Jhonny Boy e Gino Paoli, ed altri ancora. Una...sarabanda sonora, apparentemente disomogena, che si regge perfettamente grazie alla voce e alla presenza scenica di Tonino Carotone, un istrione capace di grazia e naturalezza.

 

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