Natale 2022

Natale e le festività in dialetto bresciano, le frasi più conosciute

Il periodo più atteso dell'anno raccontato nella lingua che tramanda le tradizioni

Natale e le festività in dialetto bresciano, le frasi più conosciute
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Alcune frasi in dialetto lombardo, bresciano  e meneghino per fare gli auguri di buon Natale e, più in generale, legati al periodo delle festività.

Il periodo più atteso dell'anno

Da sempre per i più piccoli ma anche per gli adulti il Natale è il momento più atteso dell'anno: per i primi la frenesia dei regali e dell'arrivo di Babbo Natale la fa da padrona, per i secondi è l'occasione per staccare la spina, allontanare i problemi e sedersi a tavola in serenità. Numerosi sono gli eventi che dall'inizio di dicembre stanno interessando i territori vestiti a festa con luminarie e addobbi vari, perché l'atmosfera natalizia è qualcosa di molto importante e soprattutto senza tempo che aiuta a ricordare quell'incanto che tutti noi abbiamo vissuto quando eravamo bambini. Una magia che, ogni anno, si ripete.

Le frasi in dialetto bresciano

"A Nadal, un pas del Gal"

(Proverbio riferito all'allungarsi delle giornate dopo il solstizio d'inverno)

"Santa Bibiana l'é amò'n la tana. A Santa Lüssia la vè a fa la spai. A Ne-dal sensa fal"

(A Santa Bibiana (2 dicembre) è ancora nella sua tana. A Santa Lucia (1.3 di-cembre) fa un po' la spia. A Natale viene senza fallo. Ci si sta riferendo alla neve)

"All'Epifania, anche 'l fret lè' n'allegria"

(All'Epifania anche il freddo è un allegria)

"Nadal al zòch e Pasqua al fòch"

(Natale al gioco e Pasqua al fuoco)

Le frasi in dialetto meneghino

"El ventitrii l'è l'antavegilia de Natal, i pussée pigher a corr per comprà i regai"

(il 23 è l'antivigilia di natale, i più pigri corrono a comprare i regali)

Siete anche voi tra quelli che ad un passo dalle feste devono ancora prendere tutti i regali?

"El venticinq l'è Natal. Bonn fest a tucc! Bonn fest e bon Natal e bòna carna de animal."

(il 25 è Natale, buona festa a tutti, bun Natale e buona carne d'animale)

Il detto risale ai tempi magri in cui la carne la si mangiava solo nelle grandi feste.

"Natal al sô, Pasqua al foeugh"

(Natale al sole, Pasqua al fuoco)

Ma il detto è conosciuto anche al contrario...

"Bon prenzippi e bòna fin e bòna carna de pollin."

(Buon principio e buona fine guastandosi una buona carne di tacchino)

"El me fa vegnì sù el panatton de Natal."

(mi fa riproporre il panettone di Natale)

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Il Natale a Brescia

 

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