I 75 anni della fondazione del Gruppo Alpini Verolanuova è stato festeggiato in grande tra concerto, carosello e ufficialit
Che anniversario alpino con la Tridentina!
Un week end di grandi emozioni grazie al meraviglioso programma messo in campo per il 75esimo anniversario della Fondazione del Gruppo Alpini di Verolanuova e del 20esimo anniversario del monumento all’Alpino, simbolo di sacrificio e di appartenenza. Sabato 4 e domenica 5 ottobre sono stati celebrati due importanti traguardi che da anni custodiscono la memoria delle penne nere sempre al servizio della comunità, all’insegna dei valori e della tradizione solidale.
Due giornate dense di emozioni, iniziate sabato sera con un emozionante concerto della Fanfara Alpina Tridentina “C.M. Andrea Morandi” presso un gremito Auditorium dell’istituto Mazzolari. Un programma davvero straordinario che ha ripercorso la storia delle penne nere, nei luoghi e nei momenti fondamentali. Diretti dal Primo Luogotenente Cavalier Donato Tempesta hanno proposto al numeroso e coinvolto pubblico i brani “4 Maggio” di Fulvio Creux, “Mein Heimatland” di Sepp Neumayr, “Inno dei Ca.S.T.A.” scritto e composto dallo stesso Tempesta. E ancora “2 Giugno” di Lacerenza e Tomò, “Gabriel’s Oboe” di Ennio Morricone con arrangiamento di Pusceddu (di cui è stato richiesto anche un bis), “The stars and Stripes Forever” e “Washington Post March” di John Philip Sousa, “La Montanara” di Ortelli e Pigarelli.
Momento mozzafiato quando il brano “Le voci di Nikolajewka” di De Marzi è stato arricchito dall’arrangiamento del Primo Luogotenente Tempesta, aggiungendo alla melodia anziché il tipico canto, il testo tratto di una lettera di un alpino bresciano impegnato sul campo scritta in dialetto e tradotta in italiano. Anche per il “Nessun dorma” di Puccini con arrangiamento di Mandolino, grande apprezzamento: la famosa romanza per tenore dell’opera lirica “Turandot” è divenuta tripudio dell’italianità che la stessa fanfara ha proposto in terra russa in un grande evento per fanfare e corpi bandistici militari negli anni scorsi, applaudita con grande partecipazione anche a Verolanuova. A chiudere il programma da camera “Farewell of Slavianka” di Agapkin e Khalilov. Mentre pubblico in piedi per “inno degli Alpini” di Palazzi e Fabiano e il “Canto degli Italiani” di Mameli e Novaro. Difficile restare semplicemente ad ascoltare la musica, ma ancor più il trasporto di questi straordinari alpini in congedo è arrivato all’anima di tutti i presenti in preda allo stupore.
Una domenica da ricordare
Ieri, domenica 5 ottobre 2025, non è stato da meno. La grande sfilata ha entusiasmato partecipanti e pubblico, coinvolgendo l’intera comunità nei festeggiamenti, presenti le rappresentanze istituzionali, le autorità ma altresì il tessuto sociale e del volontariato verolese che ama i suoi alpini.
L’alzabandiera è stato il primo dei numerosissimi momenti toccanti, molto partecipata la messa, a seguito della quale sono andati in scena momenti di incontro e fraternità che da sempre contraddistinguono gli Alpini.
Le penne nere non hanno dimenticato nessuno. Al contrario, il week end è stata l’occasione per ricordare chi ci ha preceduto, per onorare il Tricolore e per trasmettere alle nuove generazioni lo spirito di solidarietà e servizio che anima gli Alpini.