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Edith the Movie, il film presentato alla comunità

Una meravigliosa e toccante testimonianza di coraggio, determinazione e amore per la vita, girata all’interno di una location storica, una storia descritta con dovizia di particolari da parte dello sceneggiatore Emanuele Turelli e del regista Marco Zuin. La pellicola è prodotta dall’associazione culturale «Violet Moon».

Edith the Movie, il film presentato alla comunità
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Edith the Movie è stato proiettato sabato 19 novembre 2022 a Gavardo, con replica domenica 20 novembre alle 18.

Edith the Movie, in scena

Tre anni dopo il primo contatto, uno dall’inizio delle riprese, nel mezzo riconoscimenti e premi, il film realizzato dall’associazione culturale gavardese Violet Moon è andato in scena. Presenti nel salone Pio XI di via Mangnano 8 a Gavardo l’Amministrazione comunale, la Console Generale del Consolato Generale della Repubblica polacca di Milano Anna Gorec - Mastroianni, il Consigliere delegato alla Cultura della Provincia Roberto Bondio, il Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini, l’Assessore alla Cultura di Comunità Montana di Valle Sabbia Claudio Ferremi, i rappresentanti dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.

Girato nel teatro comunale di Salò in fase di restyling

La pellicola girata all’interno del Teatro Comunale di Salò in fase di restyling, nel mese di luglio 2022 ha vissuto la sua première internazionale in occasione della 52esima edizione del prestigioso «Festival del cinema di Giffoni». Il film, ispirato a una storia vera di resilienza e coraggio, è stato presentato all’interno della «Impact!», alla presenza dell’allora Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone. Una meravigliosa e toccante testimonianza di coraggio, determinazione e amore per la vita, girata all’interno di una location storica, una storia descritta con dovizia di particolari da parte dello sceneggiatore Emanuele Turelli e del regista Marco Zuin. La pellicola è prodotta dall’associazione culturale «Violet Moon».

Una storia toccante

Edith aveva solo 16 anni quando dopo la guerra si è trasferita negli Usa dove ancora vive. Era una promettente ballerina in forza nella nazionale di ginnastica artistica quando le SS la deportano insieme alla sua famiglia ad Auschwitz. La danza è l'unico appiglio al quale può aggrapparsi per rimanere viva.  Emblematico il momento in cui Joseph Mengele, dopo aver spedito i genitori della giovane nella camera a gas, invita la ragazza a ballare per lui sulle note del valzer «Sul bel Danubio blu», in cambio della quale performance riceverà un pezzo di pane.

«Un progetto cinematografico nato dai ragazzi, per i ragazzi» lo ha definito Claudia Ziliani, presidente dell’associazione «Violet Moon» e produttore esecutivo del film.

Scuole coinvolte

Il lungometraggio ha coinvolto una classe del Liceo Coreutico Tito Livio di Milano, frequentato da giovani ballerini e ballerine, a cui sono state affidate le coreografie. Ad occuparsi del trucco-parrucco gli studenti dell’Ok School di Brescia. Entrambe le scuole sono state coinvolte in un progetto di alternanza scuola-lavoro.

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