E' uscito il disco d'esordio della band Il Diluvio

"When the time is right". E’ finalmente giunto il momento giusto per liberare nell’aria i dieci brani del disco di debutto de Il Diluvio, uscito venerdì 13 maggio. L’album à seguito sonoro e filologico al discorso cominciato con i due precedenti ep ("Il Diluvio" del 2017 e "Frail Skies" del 2018) e segna la maturazione (e un nuovo inizio) per la band nata nel 2016 a Brescia dall’incrocio tra le esperienze e le visioni di Simone Bettinzoli (chitarra elettrica/voce), Omar Khrisat (chitarra acustica), Alessandro Serioli (tastiere/voce) e Piero Bassini (batteria)

E' uscito il disco d'esordio de Il Diluvio

Il Diluvio si presenta al lancio del disco d’esordio con lo spirito di chi ha affrontato sentieri tortuosi, strade sconnesse e complesse. L’atollo pacifico su cui ora sembrano approdati i musicisti è, in verità, in pieno tumulto emotivo. I paesaggi sono turbati dalla malinconia e da una maggiore consapevolezza: ciò che un tempo funzionava in perfetta armonia deve fare i conti con meccanismi che ora sono cambiati. Abbracciare l’alterità non è più fonte di sollievo, quanto piuttosto un’occasione per constatare che gli incastri non combaciano più. Fin dall’apertura, affidata al singolo "Like the Waves", Il Diluvio trasporta in un luogo molto simile a quello rappresentato in copertina: a piedi penzolanti sul mare in burrasca, ma con la testa avvolta in spazi cosmici sconfinati. Una nuova cognizione di sé, nella vita e nella musica. I pezzi sono dieci pianeti da esplorare, sempre in bilico tra tradizione e innovazione.

Una scrittura sofisticata con guizzi inattesi

Piove a dirotto. Cadono dal cielo gocce cariche di delay, accordi scrocianti che battono su un fondo di ritmiche robuste e melodie incisive seppur soffuse. Sotto un cielo notturno e denso di energia stellare, la scrittura de Il Diluvio è sofisticata, percorsa da guizzi inattesi, che sanno stupire e accogliere familiarmente l’ascoltatore.

“When the time is right è sintesi e riconferma del nostro modo di fare musica: sempre fedele a se stesso, assolutamente naturale, privo di qualsiasi forzatura. Tutto scorre spontaneo, asciutto, diretto, emozionante. È un disco visivo che disegna paesaggi lunari, galassie sconosciute, sonorità eteree e che esprime appieno quel che siamo diventati”.

Queste le parole dei componenti della band. Il disco è stato interamente registrato e mixato al Mag Brothers Studio di Brescia. Al banco di regia hanno lavorato Jury e Kevin Magliolo, mentre il master è firmato da Daniele Salodini del Woodpecker Mastering Studio.