recitazione e canto

"Ci vuole orecchio", Elio arriva al Gran Teatro Morato

L'appuntamento è per giovedì 11 marzo alle 21.30.

"Ci vuole orecchio", Elio arriva al Gran Teatro Morato
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Stefano Belisari alias Elio proporrà lo spettacolo “Ci vuole orecchio, Elio canta e recita Jannacci“ in una speciale serata  giovedì 11 marzo 2022 al Gran Teatro Morato di Brescia. Inizio ore 21:30. Biglietti disponibili sui circuiti Ticketmaster, Ticketone e Fasticket

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Si tratta del nuovo spettacolo di Elio che recita e canta in una accorata rivisitazione delle canzoni di Enzo Jannacci arricchite dalle sue esuberanti performance. Due milanesi doc a confronto, animati entrambi da un umorismo sottile e surreale per una serata di musica e risate. Uno spettacolo un po’ circo un po’ teatro canzone, dove una band di cinque musicisti, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, permetterà ad Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, di surfare sul repertorio dell’amato Jannacci, nume tutelare e padre putativo di quella parte della storica canzone d’autore che mai si è vergognata delle gioie della lingua e del pensiero o dello sberleffo libertario, e che considera il Comico, anche in musica, non come un ingrediente ciecamente spensierato ma piuttosto un potente strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il vecchio e prepara al nuovo. Sovversione del senso comune, mondo alla rovescia, ludica aggressione alla noia e ai linguaggi standardizzati e che, contemporaneamente, non teme di creare disagio o generare dubbi.

«“Ci vuole orecchio” non è un omaggio - afferma Elio -  ma una ricostruzione di quel suo mondo di nonsense, comico e struggente (…)- È un viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato sempre uguale: tra i brani c’è La luna è una lampadina, L’Armando, El purtava i scarp del tennis, canzoni che rido mentre le canto. Ne farò alcune snobbate, Parlare con i limoni, Quando il sipario calerà. Perché c’è Jannacci comico e quello che ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni telegrafista, risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa».

Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci.

 

 

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