Che capo che coda: questo grest è uno spettacolo!
Draghi volanti, fuochi d'artificio, combattimenti: niente è mancato nello spettacolo finale di questa grande avventura
Tutto il paese non ha mancato l'appuntamento più spettacolare dell'anno: la serata di chiusura del grest che ormai è famosa in tutta la Bassa.
Che capo, che coda
Quest'anno il tema era più affascinante più che mai: vichinghi e draghi. Per quattro intere settimane i tantissimi bambini e ragazzi del grest hanno vissuto non un semplice campo giochi, ma una vera e propria avventura che ha visto il gran finale sabato sera, 29 luglio, in piazza Maestà. Don Marco Forti ha abituato i ragazzi, ma in realtà l'intera comunità, a quelli che sono veri e propri spettacoli, capai di lasciare tutti a bocca aperta, ma questa è solo la punta dell'iceberg, perché per quanto possano essere meravigliosi, e lo sono, il loro valore più grande è essere un simbolo della strada che bambini ed educatori hanno svolto. Questo spettacolo era ancora più sentito perché don Forti, dopo sette anni, a settembre lascerà Pontevico per trasferirsi nelle comunità di Villaggio Violino e Villaggio Badia, ecco perché l'emozione era ancora più forte.
Vichinghi e draghi
Ispirandosi al film Dragon trainer gli animatori hanno dato vita ad uno spettacolo che rimarrà nella storia del paese. Don Marco questa volta si è davvero superato: tutti col naso all'insù per vedere draghi "cavalcati" dai ragazzi volteggiare in aria, un mostro gigantesco circondato da una marea di schiuma prima è stato assalito dai vichinghi e poi è stato sollevato a mezz'aria per il duello finale, fumogeni, del resto i draghi sputano fuoco, fuochi d'artificio, musica, canzoni, davvero più di così non si poteva fare. Ma in realtà dietro a questa meravigliosa macchina dello spettacolo si vede il vero successo che don Marco ha ottenuto in questi anni: una intera comunità che ha lavorato insieme per i ragazzi. Educatori, genitori, volontari, mamme, amici, simpatizzanti, in tantissimi, un vero esercito, hanno messo a disposizione le loro competenze e il loro impegno per dare vita a questa avventura che lascerà nei cuori dei ragazzi non solo il fascino dello spettacolo, ma aver toccato con mano i valori della vita cristiana. E tutto non poteva non finire con i ringraziamenti del don verso i tantissimi che hanno aiutato, l'emozione era nell'aria, tutti con gli occhi lucidi e il cuore gonfio di gratitudine per quest'avventura lunga sette anni, ma non è ancora arrivato il tempo dei saluti: per festeggiare il piazzale è stato invaso da un marea di schiuma dove bambini, educatori e non pochi temerari genitori hanno cantato e ballato gli inni di tutti i grest precedenti.