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Blanco e la poesia di scuse all'Ariston

Ha inoltre telefonato ad Amadeus chiedendogli non di essere capito ma perdonato

Blanco e la poesia di scuse all'Ariston
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Blanco e la poesia di scuse all'Ariston dopo  la "sfuriata" sul palco dell'Ariston.

Blanco e la poesia di scuse all'Ariston

Una poesia per chiedere scusa al Teatro Ariston simbolo della manifestazione canora italiana.

 

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"Cadono fiori, Ariston,

si spezzano fiori, Ariston,

cala il sipario, Ariston

ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston

mi hai visto fragile

come un bimbo...

E qui proprio qui, dove mi hai insegnato a correre sono caduto.

Mi sono rotto la faccia e piango, Ariston.

Ma poi...

rido, rido, rido, rido, rido, rido, rido e quindi, perché non sono perfetto come mi vedi ma finalmente sono me stesso.

Ti voglio bene Ariston, con tutta la mia follia".

Blanco

La telefonata di scuse ad Amadeus

Non è mancata, inoltre, la telefonata di scuse ad Amadeus: ad annunciarlo è stato lo stesso direttore artistico della 73esima edizione del Festival di Sanremo in conferenza stampa.

 "Non è una gag andata male – commenta Amadeus -. È andata così. Sul palco c’erano moltissime rose, e la logistica era complessa. La canzone è stata provata due-tre volte. Era previsto che desse un calcio ai fiori. D’altra parte, il gesto faceva parte della narrativa della canzone. Sapevamo che forse si sarebbe rotolato sul palco. Nello sgabuzzino dietro al palco, nel monitor non si abbiamo ben capito. Non mi ero accorto nemmeno delle parole di Morgan nel famoso duetto con Bugo. Non ho percepito, quindi, la natura del problema tecnico. Ma a un certo punto è stata palese l’esagerazione rispetto alle prove e a quello che mi era stato raccontato circa la sua esibizione".

 

"Blanco mi ha chiamato stamattina -ha inoltre dichiarato- Era dispiaciutissimo, e chiede scusa al Festival. Ha sbagliato. Io lo dico sempre. Quando ci sono problemi tecnici, alzate la mano e fatelo sapere. Ci si può fermare e rifare. Al Festival, ricordo che era capitato anche a Francesco Renga. Riccardo ha scatenato la propria rabbia sui fiori, ma non per mancare di rispetto a Sanremo. Dal canto proprio, lui non ha chiesto di essere capito, ma perdonato. È consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe voluto. Quindi, accetto la sua richiesta di scuse".

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