Biagio Antonacci torna al Vittoriale degli Italiani con dieci date.
Al Vittoriale degli Italiani torna Biagio Antonacci
Tener-a-mente Equinozio, questo il nome della seconda parte del Tener-a-mente Festival 2026 con cui si saluterà l’estate gardesana, ad inaugurare questo nuovo appuntamento il cantautore milanese Biagio Antonacci, un gradito ritorno sul palco vista lago dell’anfiteatro del Vittoriale degli Italiani.
L’appuntamento è per i giorni: 4, 5, 6, 8, 9, 11, 12, 13, 15 e 16 settembre con Unplugged 2026, in un’inedita versione acustica. Un’esperienza indimenticabile che lo vedrà protagonista con una nuova dimensione dal vivo, accompagnato dai suoi musicisti e da un quartetto d’archi.
“Condurrò la mia musica in luoghi intrisi di storia e arte dove sguardo e udito assaporano emozioni nuove. Sarà un concerto che lascerà fluire solo la musica, in questo mare di memorie e affetto. Quando ti fermi più giorni a cantare nella stessa città – aggiunge Antonacci – finisci per sentirti davvero più a casa. Si crea una piccola comunità intorno al concerto e questo permette di conoscere meglio la città, le sue abitudini, la cucina, l’ospitalità e la cultura del posto”.
Il tour
Il tour Unplugged 2026 nasce per raccogliere e ampliare il concept portato in scena dall’artista nel 2024:
“Portare la mia musica in luoghi diversi, luoghi che spesso vengono visitati solo in gita scolastica o da turista e regalare al pubblico ed anche a me un ‘esperienza diversa”.
Nel 2024 aveva confessato: “Sarei rimasto ancora”
Come detto si tratta di un gradito ritorno: dieci date nello stesso luogo e, più specificatamente al Vittoriale degli Italiani come aveva fatto nel 2024. In una delle serate gli aveva fatto visita anche l’amico Eros Ramazzotti. Al termine delle quali aveva confessato: “Sarei rimasto ancora”. In quell’occasione aveva inoltre visitato anche le zone limitrofe, tra cui Salò. Queste le parole che aveva scritto, a tal proposito, sui social:
“Ho vissuto il lago con un tempo più lento, nuovo, con costante stupore.
Ho conosciuto a Salo’ anime curiose, ho toccato le vostre mani mischiandomi alle emozioni.
Ho capito meglio d’Annunzio, mi è sembrato a tratti di averlo a fianco, forse perché ero suo ospite e passeggiando nei suoi giardini ho assistito alle sue visioni.
Ho mangiato il Luccio, pesce di lago, con polenta a go-go.
Mi sono sentito accolto, capito e protetto; insomma, sarei rimasto ancora.
Il bello finisce sempre e il ricordo muove la voglia di tornare.
E a coloro che mi hanno tenuto compagnia in queste notti di musica e anche a tutti quelli che mi hanno raggiunto da fuori, facendo sacrifici e chilometri, dedico una parte di me, con gratitudine infinita.
Anfiteatro del Vittoriale, Settembre 2024…..B”.