Beat: Adrian Below, Tony Levin, Steve Vai e Danny Carey al Tener-a-mente Festival. Appuntamento martedì 30 giugno 2026 con quattro leggende della musica internazionale. Verrà offerto al pubblico un repertorio che ha segnato in modo definitivo l’evoluzione del rock sperimentale.
Beat: come nasce il progetto?
Beat nasce dal desiderio di proporre una nuova, potente rilettura dei tre album cult dei King Crimson degli anni ’80: Discipline, Beat e Three of a Perfect Pair, un patrimonio musicale reinterpretato oggi da alcuni dei musicisti più influenti delle ultime decadi.
La voce ai protagonisti
Adrian Belew
“La formazione dei King Crimson 1981–1984 ha creato una musica unica. Senza tempo. Complessa. Potente. Per i fan che l’hanno vissuta allora e per quelli che non hanno mai potuto ascoltarla dal vivo, il nostro obiettivo è riportarla in vita. Un compito monumentale, ma ci stiamo buttando! Non ci sono abbastanza punti esclamativi per esprimere il mio entusiasmo!”
Steve Vai
“Far parte di questo ensemble è un privilegio straordinario. Questa musica, così amata e monumentale, risuona profondamente in me. Adrian, Tony e Danny hanno un talento unico nel rendere accessibili strutture musicali ricchissime, e non vedo l’ora di esplorare i nostri mondi musicali sul palco, in tempo reale. Sono certo che voleranno scintille. Padre Robert Fripp è un genio storico. La sua tecnica chitarristica è studiata e venerata, e la sua influenza sulla mia vita musicale è immensa. Ai fan dei King Crimson prometto che metterò tutto me stesso per onorare questa musica con l’intensità che merita. Ho già detto che voleranno scintille?”
Tony Levin
“Sarà un tour straordinario. Rivisitare alcuni dei miei brani preferiti è già di per sé un piacere, ma farlo con una formazione del genere significa aspettarsi di essere messi alla prova ogni sera! E poi non si tratta di pochi concerti: sarà una vera tournée. Quindi preparatevi, Road Dogs stanno arrivando!”
Danny Carey
“Sono entusiasta di condividere il palco con tre dei miei musicisti preferiti. Adrian, Tony e Steve sono stati fonte d’ispirazione sin dall’inizio della mia carriera, e poter intrecciare i nostri percorsi musicali è un sogno che si avvera. Non c’è niente di meglio che uscire dalla propria comfort zone con musicisti di questo livello. Spero che i nostri fan siano eccitati quanto noi.”
Verso la quindicesima edizione
La quindicesima edizione del Tener-a-mente Festival inizia così a prendere forma. Dopo il primo annuncio di Diana Krall e poi degli Of Monsters and Men, a poco a poco al pubblico verranno snocciolati gli altri nomi che costelleranno il firmamento musicale estivo del Vittoriale degli Italiani. Con la direzione artistica di Viola Costa e la produzione da Rita Costa, l’edizione del 2025 ha calamitato un pubblico di 23mila appassionati da tutto il mondo e in particolare da 97 province italiane e da ben 53 paesi sparsi sul globo. Tra questi, per citarne alcuni: Colombia, Nuova Zelanda, Malawi e Bahamas, con un indice di riempimento medio del 100% (otto spettacoli sono andati esauriti). Il tutto grazie ad una formula vincente resa possibile anche dalla crescente influenza che il Festival ha saputo conquistare nel corso degli anni divenendo, di fatto, un punto di riferimento artistico nel panorama internazionale: non a caso per artisti quali Brandi Carlile, Finneas, Hermanos Gutièrrez il palco vista lago di Gardone Riviera ha rappresentato il luogo che ha accolto le loro prime esibizioni in Italia. Per altri, quali Matt Johnson , The The , Morrissey e Bill Callahan è stata invece l’occasione per tornare ad esibirsi nel Bel Paese. Musica ma non solo: dal 2017 il ricco calendario del Tener – a – mente Festival ospita uno spazio dedicato alla poesia con Più Luce! curato da Paola Veneto e che anche quest’anno ha registrato il tutto esaurito con ben 1.531 spettatori. A riprova di come la cultura in generale e la poesia in particolare generino attrattività e soprattutto siano in grado di conquistare il grande pubblico, andando di fatto a ribaltare una convinzione fin troppo radicata nella società di oggi, cristallizzata nell’idea che tali contenuti siano di nicchia, per pochi insomma.