Musica

Antonello Venditti al Vittoriale degli Italiani: quando le canzoni vengono raccontate e la magia raddoppia

Il cantautore romano ha ricordato la sua prima volta al Vittoriale degli Italiani, nel 1984

Antonello Venditti al Vittoriale degli Italiani: quando le canzoni vengono raccontate e la magia raddoppia

di Veronica Crescente

 

Antonello Venditti al Vittoriale degli Italiani: quando le canzoni vengono raccontate e la magia raddoppia.

Al Vittoriale degli Italiani Antonello Venditti regala emozioni

Parole, aneddoti, musica che hanno segnato indissolubilmente pagine della storia della canzone italiana. Questi gli ingredienti della ricetta vincente portata in scena da Antonello Venditti sul palco del Tener-a-mente Festival del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera nella serata (sold out) di sabato 26 luglio 2025. Replica martedì 29 luglio 2025 alle 21.15, anche in questo caso è stato registrato il tutto esaurito. Un concerto che andrà di fatto a chiudere la fortunata stagione del Tener-a-mente Festival targata 2025.

Quando il racconto conduce alla canzone

Annunciato dai tamburi di “Also Sprach Zarathustra” di Richard Strauss il cantautore romano ha fatto il suo ingresso sul palco tra l’ovazione del pubblico, un luogo, quello del Vittoriale, a lui particolarmente familiare e non solo per i due sold out nel 2019 e nel 2021:

“Festeggio anche il mio 41esimo anniversario dalla prima volta al Vittoriale degli Italiani – ha raccontato – . Era il 1984 quando mi esibii proprio qui con ben due pianoforti”.

E poi rivolgendosi al pubblico:

“Voi probabilmente vedete delle cose bellissime (riferendosi al lago ndr), io invece vedo voi (riferendosi al pubblico ndr) che siete bellissimi lo stesso anche se è un po’ diverso”.

E poi il grido augurale che è anche un omaggio, come giusto che sia, alle sue origini:

“Daje” – “Prima di tutti i concerti ho questo grido augurale, un po’ romano”.

Ed effettivamente sono stati non pochi i compleanni celebrati: partendo dal titolo del tour “Notte prima degli esami 40º anniversario, edizione 2025”, (pubblicata per la prima volta nel marzo 1984) 40+1 quindi, un tour prolungato a grande richiesta e che si rifà alla famosissima canzone, quaranta primavere anche di Cuore che è l’album nel quale troviamo proprio “Notte prima degli esami”. E poi il mezzo secolo della canzone “Lilly”.

Musica e vita, vita e musica

Una serata nella quale la musica ha lasciato spazio anche al racconto, spesso legato proprio alla genesi delle canzoni stesse così come anche a curiosità ed aneddoti che hanno permesso allo spettatore di entrare a pieno nel mondo creativo del cantautore romano.

“Notte prima degli esami” non era il famoso 45 giri lato A  di Cuore, era Ci vorrebbe un amico. Notte prima degli esami è rimasta lì silente ed ha lavorato nel tempo – ha spiegato Venditti -. Si rinnova è eterna, fino a quando esisterà la maturità esisterà Notte prima degli esami. Riflettendo ogni anno ci sono 500mila ragazzi che la sostengono con mamma e papà e nonni e poi i professori e quelli invidiosi tipo quelli che fanno gli esami delle medie. Un mondo che si rinnova ogni anno”.

E poi alcune curiosità, tipo quella legata al famoso “pianoforte a spalla”. Ed è proprio Venditti a richiamare alla mente Pino Daniele, conosciuto nel 1970 durante la festa dell’Unità a Centocelle e che in quell’occasione lo aiutò a scaricare il pianoforte.

E ricordando il rapporto con i colleghi un tempo ha detto:

“Quell’epoca era bella perché tutti noi avevamo la coscienza di voler cambiare la musica italiana ed eravamo tutti per uno uno per tutti, non c’era invidia, non c’era odio, nessuno di questi sentimenti perversi che stiamo attraversando – ha raccontato – . Eravamo tutti amici. Io ho avuto la fortuna di conoscere tutti i più grandi ed ho imparato tanto da ognuno, si dà e si prende”.

La grande musica a cielo aperto

Una serata di pura magia sotto il cielo stellato e con una vista mozzafiato sul lago. Il concerto si è aperto con Bomba o non Bomba, passando per Sotto il Segno dei Pesci, Giulia, Lacrime di pioggia, Peppino, Giulio Cesare, Notte prima degli esami, Mai nessun video mai, Qui, Non è la cocaina, Ci vorrebbe un amico, l’Ottimista, Piero e Cinzia, Stella, Dì una parola, Che fantastica storia è la vita, Unica, Amici Mai, Alta Marea, In questo mondo di ladri. E poi, a gran richiesta, il bis: Ricordati di me e Roma Capoccia.

Con lui sul palco un gruppo di ottimi musicisti:  Alessandro Canini (batteria), Amedeo Bianchi (sax), Fabio Pignatelli (basso), Danilo Cherni (tastiere), Angelo Abate (pianoforte), Toti Panzanelli (chitarre), Maurizio Perfetto (chitarre), Roberta Palmigiani (violino), Laura Ugolini (coro) e Ilaria Monteleone (coro).