Sup e pagaia per il giro del lago
Ce l’ha fatta anche quest’anno il giovane ingegnere desenzanese David De Regibus, ormai noto anche oltre i confini nazionali per le sue prodezze, a completare il periplo del lago di Garda, sulla tavola da sup ovviamente. Due giorni, uno in meno dell’anno scorso, e due in meno di quello precedente, per sfidare se stesso, oltre alle onde e ai venti lacustri. «E’ stato più facile del previsto - ha spiegato orgoglioso lo sportivo - nonostante le condizioni trovate in acqua fossero peggiori di quel che mi aspettavo, mi sono scoperto più allenato di ciò che pensavo». Partito da Desenzano il 16 giugno, poco dopo passate le 5 di mattina, David ha dovuto combattere fortemente contro il Pelèr e le sue onde fino a Pacengo. Qui la prima breve sosta della sua eco-avventura alla Capannina che l’anno scorso aveva ospitato la partenza. Dopo poco il dolore al ginocchio ha costretto il giovane a viaggiare per un tratto seduto, almeno fino a Punta San Vigilio, con notevoli sforzi dovuti alle onde che agitavano l’Alto lago. E poi l’Ora, il vento che lo avrebbe dovuto aiutare verso nord, chiamato così proprio per la sua puntualità, quel giorno non è arrivato. A Navene il cambio tavola da Nany Surf, sempre seguito dalla fedele Stefania, in sella alla sua bicicletta pronta ad intervenire in caso di necessità con viveri e vivande. Dopo aver girato il video per Garda Wind Garda, a cui avrebbe dovuto presenziare, David ha puntato dritto la meta della giornata: Riva. Qui è stato accolto proprio dalla Lega Navale Italiana e dal presidente Mario Folgheraiter. La partenza il giorno seguente, alle 6, è stata all’insegna dei buoni auspici. «Il peler mi ha dato una grossa mano - ha spiegato - e alle 12 ero già a Toscolano, anche se comunque stare in piedi con quell’onda su una tavola stretta e lunga è impegnativo, ho retto, ma a Gargnano complici onda traversa, onda di rifrazione e il battello, devo ammettere che ho fatto un volo in acqua». Poco male, perché per il troppo anticipo a Toscolano ha dovuto aspettare gli amici Stefania e Filippo Dusi, con cui condivide il primato del periplo dell’isola d’Elba in sup. Con al fianco il compagno delle eco-avventure la discesa verso il Basso lago è stata una quasi una passeggiata, se non fosse stato per il numero esilarante di barche a motore incontrate sul loro percorso. «Tra Toscolano e la Rocca di Manerba è stato un delirio infinito di motoscafi che non rispettano il codice» ha commentato David, che della mobilità sostenibile ne sta facendo un vero e proprio stile di vita. Arrivato al chiosco Madai di Lonato del Garda, intorno alle 18, ad accoglierlo c’erano tutti gli amici con una festa degna delle sue prodezze. «Vorrei ringraziare oltre i compagni di avventure Stefania, Filippo e Marta, la Fraglia Vela di Desenzano per il supporto alla partenza, Sup Center Garda, Nany Surf, At Gomme e il Madai per la bellissima festa. Ogni anni mi accorgo che ho ancora energie alla fine del giro» ecco perché per l’anno prossimo le aspettative sono alte: David parla già di un periplo di 24 ore.
da Gardaweek del 14 luglio