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Millenium Brescia in viaggio con la Protezione Civile nei luoghi del sisma

Si è trattato della seconda visita della Millenium Brescia nei luoghi colpiti dal sisma.

Millenium Brescia in viaggio con la Protezione Civile nei luoghi del sisma
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La Millenium Brescia in viaggio nei luoghi colpiti dal sisma all'Aquila nel 2009.

In prima persona

Una visita tra Abruzzo e Lazio per vedere in prima persona lo stato della ricostruzione, per portare aiuti ma soprattutto per ricordare l’importante sostegno dato nel 2009 e nel 2016 in occasione dei terribili avvenimenti che hanno colpito prima l’Aquila e poi Amatrice, Accumoli, Arquata. Della delegazione bresciana hanno fatto parte il Gruppo cinofili Leonessa di Brescia – partner di Millenium da lungo tempo e beneficiario del contributo di Ace for the Cure con Banca Valsabbina – la Protezione Civile di Palazzolo sull’Oglio, il Gruppo volontari della Protezione Civile di Travagliato, oltre agli amministratori di Concesio. A supporto della spedizione, il Team Manager delle Leonesse Paolo Biasin, presente con il pulmino societario indispensabile per i lunghi spostamenti della trasferta. Un viaggio iniziato nei luoghi del sisma dell’Aquila del 2009, prima a Paganica con la consegna di aiuti e poi a l’Aquila con l’incontro con il Vicepresidente vicario del Consiglio Regionale dell’Abruzzo Roberto Santangelo e una delegazione del Consiglio Comunale de l’Aquila con la consigliera Laura Cococcetta. Il sabato il gruppo bresciano si è spostato ad Amatrice, dove ha incontrato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice nel 2016 e ora consigliere regionale e responsabile nazionale del dipartimento Eventi Emergenziali e Protezione Civile, e poi ad Acquasanta Terme.

Seconda visita nei luoghi del sisma

Si è trattato della seconda visita di Millenium nei luoghi del sisma: la manager del giovanile Lucrezia Catania aveva accompagnato il Gruppo Cinofili Leonessa per un itinerario dello stesso tipo nel 2018.

«Si è trattato di un’esperienza sicuramente molto toccante – ha commentato Paolo Biasin al rientro dal viaggio – abbiamo visto da vicino le difficoltà che permangono nonostante siano passati 6 e 13 anni. A Paganica, ad esempio, la ricostruzione non è ancora completata e ci sono ancora grandi complicazioni per la popolazione». «Trovo che il viaggio sia stato, in un certo senso, anche formativo: abbiamo potuto comprendere un territorio e le sue dinamiche da un punto di vista che – da fuori – non si può capire. Abbiamo sentito dai protagonisti tutte le problematiche cui hanno dovuto far fronte nei primi momenti di emergenza e ciò che colpisce di più e che lascia increduli è che purtroppo ci sono ancora edifici che sono esattamente come sono stati lasciati al momento del terremoto, con oggetti ed elettrodomestici nella stessa posizione da anni. É un’esperienza che mi ha fatto pensare, e ciò che l’ha segnata – conclude Biasin – sono i grandi ringraziamenti e la riconoscenza da parte di chi ci ha accolto nei confronti dei volontari della nostra delegazione».

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