Orgoglio bresciano

Mario Mantovani: premiato dalla Federcalcio per gli oltre 40 anni come dirigente sportivo

Dopo tanti anni di dedizione al calcio, il meritato riconoscimento.

Mario Mantovani: premiato dalla Federcalcio per gli oltre 40 anni come dirigente sportivo
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Mario Mantovani, dirigente accompagnatore della Juniores Regionale del Lume e instancabile supporter rossoblù, verrà insignito a Roma, nella mattinata di domani (sabato 1 ottobre 2022), di una speciale benemerenza della Federcalcio per gli oltre 40 anni di attività come dirigente sportivo.

La strada percorsa

Gli anni spesi da Mario nel mondo del pallone sono in realtà più di 65, considerato che egli iniziò la sua carriera nel ruolo di portiere nel 1956, nelle fila della Dellese, formazione del comune di cui è originario. Quindi il passaggio alla Marzotto Manerbio in serie D, prima di approdare al Brescia (dove disputò un campionato giovanile). Dal 1958 al 1961 è una prima volta a Lumezzane, vestendo la maglia del Cral Eredi Gnutti, salvo assaggiare il calcio professionistico alla Sanremese, dove disputa i due successivi campionati di Serie C. Nel 1964 il rientro in terra bresciana, stavolta per avviare una nuova carriera, quella da dirigente (e allenatore): si “inventa” infatti la Viando Plodari, società con sede al Villaggio Sereno, specializzata nel calcio giovanile, in cui si faranno le ossa molti giocatori che poi calcheranno palcoscenici calcistici di rilievo nazionale, da Ezio Sarasini a Tullio Tinti, da Oscar Damiani a Luigi Gozzoli, giusto per citarne alcuni.

Un meritato riconoscimento

Dopo una ventina d’anni, Mantovani si separa dalla sua creatura e fa il dirigente in diverse società della provincia (alla fine se ne conteranno una trentina), diventando un punto di riferimento per tutti coloro che dalle si cimentano come direttori sportivi. A Lumezzane, dove era già stato in passato da calciatore e dirigente, e dove aveva conosciuto la moglie Nina (compagna di tutta una vita, da poco scomparsa), è rientrato nel 2019 in qualità dirigente accompagnatore in ambito giovanile, ma risultando una presenza costante anche nella vita della Prima Squadra maschile e di quella Women.

Per Mario Mantovani calza a pennello la definizione che coniò appositamente per lui la giornalista Erica Bariselli, chiamandolo “l’amico del calcio” - hanno dichiarato dalla F.C. Lumezzane -  Lui, di sé, ama dire che per la propria lunghissima carriera, costellata di soddisfazioni, “più che la bravura ha contato il buon carattere, che mi ha consentito di muovermi senza problemi in un ambiente molto competitivo, non semplice”. E suole aggiungere: “Devo indubbiamente molto a mia moglie, che mi ha lasciato libero di dedicare tempo alla mia passione e agli altri”. Ora è la Federcalcio a riconoscere ai massimi livelli i meriti di tanta dedizione al calcio: un orgoglio per i colori rossoblù e per tutto lo sport bresciano".

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