Manuel Battaglia è l’uomo più forte d’Italia

Manuel Battaglia è l’uomo più forte d’Italia
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Manuel Battaglia, 27 anni residente a Lonato, è l’uomo più forte d’Italia, recentemente ha vinto il campionato italiano di braccio di ferro. A Montichiari in tanti conoscono Manuel perché spesso vende i formaggi caprini e vaccini della ditta di famiglia al mercato del martedì in piazza Santa Maria e come ambulante è noto anche a Ghedi, Carpenedolo, Lonato, Desenzano.

«Ho cominciato nel 2010 - ci ha raccontato - perchè mi sono infortunato giocando a rugby rompendomi il ginocchio. Non mi stava bene l’immobilità e allora ho cominciato a “tirare” con le braccia, in inglese armwrestling. Col tempo è diventato il mio sport e ho ambizioni mondiali. La vittoria dell’assoluto ad Ancona alla fine di giungo mi ha caricato a dovere; in finale ho battuto il veronese Ermes Gasparini, sesto assoluto nel ranking mondiale, una bella soddisfazione».

Nella Marche Manuel è stato il più bravo e il più forte di tutti nella categoria che non ha limiti di peso, gli assoluti appunto, categoria a cui accedono solo i migliori, i più potenti. Per diventare il più potente d’Italia è necessario un duro allenamento. «Mi alleno normalmente in palestra - diceManuel - con pesi che utilizzo per rinforzare soprattutto bicipiti e spalle. Contano molto anche polso e mano nel braccio di ferro. Quando mi avvicino alle gare lavoro in particolare sul massimale facendo per esempio col braccio destro tre colpi di bicipite completo con 70-80 chili, in questo modo riesco ad allenare il braccio raggiungendo la forza massima in pochi colpi, quello che serve per il braccio di ferro». Per chi volesse farsi un’idea delle sfide a cui partecipaManuel si riguardi il film «Over the Top» con Silvester Stallone.

«Il braccio di ferro - continua Manuel - è diventato anche in Italia uno sport a tutti i livelli, con regole precise e arbitri qualificati. Le sfide si fanno sia di destro che di sinistro. Io ad Ancona ho vinto la categoria di destro (oltre i 110 chili) e assoluto di destro; categoria di sinistro e secondo assoluto di sinistro».

 Manuel ha un obbiettivo preciso: «Voglio diventare il più forte del mondo - dice con sicurezza - anche se il movimento in Italia non è ancora molto popolare e questo, nonostante l’appoggio della nostra Federazione non facilita certo le cose. Nei Paesi dell’Est Europa ma anche negli States e in Canada è uno sport molto amato che permette ad alcuni atleti di “tirare” da professionisti. Competere con loro è davvero dura anche se a livello mondiale mi sono sempre difeso bene finendo tra i primi dieci. La Federazione italiana ci supporta nel limite delle possibilità e per questo devo ringraziare il presidente Claudio Rizza che sta facendo un grande lavoro e a proposito di ringraziamenti sono davvero grato al mio allenatore Nicola Schivalocchi, un peso leggero con una tecnica straordinaria».

Manuel è davvero soddisfatto di quello che gli sta succedendo a livello sportivo ma sta vivendo una gioia più grande. «Non poteva essere un anno migliore - dice con il sorriso negli occhi - perchè ho vinto l’assoluto italiano e la mia compagna Deborah Ragnoli mi ha dato uno splendido bambino, Bryan, nato il 21 febbraio».


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