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L’unione porta un nuovo campo per il rugby

Taglio del nastro ufficiale per lo spazio di gioco realizzato grazie ad una grande raccolta fondi guidata da Cassa Padana

L’unione porta un nuovo campo per il rugby

Una cerimonia ufficiale alla presenza della presidente Albertina Carrara del sindaco di Leno Cristina Tedaldi e dell’assessore allo Sport Alberto Canobbio, responsabili dell’istituto di credito e gli atleti per la festa inaugurale del nuovo campo da rugby.

La raccolta fondi

 

“Nessuno è solo quando c’è una squadra a sostenerlo”: non c’è frase più azzeccata per descrivere quanto successo all’Asd Bassa Bresciana Rugby che ha inaugurato il suo nuovo campo da gioco.
Un taglio del nastro reso possibile da un lavoro di sinergia e di rete che ha visto protagonista la società sportiva, Cassa Padana, Comune di Leno e decine di aziende e privati cittadini che hanno deciso di contribuire a questo grande progetto che è stato realizzato grazie ad una grande raccolta fondi. “Sogniamo mete più verdi e più sicure” è il titolo del progetto per cui era stata lanciata a luglio una raccolta fondi sulla piattaforma Ideaginger e sostenuta dal progetto Because di Cassa Padana: l’unico campo da rugby illuminato necessitava di un adeguato fondo drenante ed un nuovo manto erboso. Serviva dunque un campo adeguato per allenarsi, divertirsi e crescere. In pochi giorni la cifra prefissata di 15mila euro è stata superata, sfiorando i 20mila tanto che la società ha deciso poi di rilanciare a 25mila e poi a 30mila centrando l’obiettivo. In campo sono scesi più di 200 donatori che hanno deciso con piccole o grandi cifre di sostenere questa importante realtà sportiva lenese e non solo. Il problema per il campo della società che ha visto la prima squadra promossa in serie B nell’ultimo campionato, erano le distanze di sicurezza insufficienti dagli ostacoli fissi, le dimensioni del campo non regolamentari e, soprattutto, un fondo di gioco assurdamente inadeguato.

“Immaginate la frustrazione, la rabbia, il senso di impotenza di non poter garantire ai nostri ragazzi la sicurezza che meritano, è inaccettabile – hanno spiegato dalla società – Il nostro ambizioso progetto: un futuro sicuro per i nostri atleti. Non siamo rimasti con le mani in mano, assolutamente no. Il Comune di Leno si è mosso rapidamente e con determinazione, concedendoci un ampliamento di oltre 1500 mq per il nostro campo. Un passo enorme, ma che ha comportato spese significative, imponenti, per la nostra associazione. Abbiamo stilato un business plan ambizioso e concreto, e siamo fiduciosi, più che mai, perché crediamo fermamente e con tutto il cuore nel diritto di ogni atleta di allenarsi e giocare in totale e assoluta sicurezza. Questo non è solo un progetto, è un impegno, una promessa verso il futuro dei nostri giovani talenti”.

Nello specifico è stato realizzato un nuovo fondo campo per un gioco senza compromessi con una riqualificazione radicale, ossia il rifacimento totale del fondo con un nuovo strato drenante e la semina di un manto erboso. Un intervento fondamentale non solo per l’omologazione indispensabile del campo, ma per garantire un terreno di gioco sempre perfetto, resistente a ogni intemperia e che prevenga efficacemente infortuni. Spesso il campo diventava completamente impraticabile dopo una forte pioggia o durante periodi di siccità prolungata. Dai 15mila iniziali si è passati ben presto ai 25mila e poi come obiettivo finale ai 30mila euro di raccolta fondi che hanno permesso oltre che di realizzare il campo di completarlo. Sono state realizzate infatti anche le nuove porte da rugby e le relative protezioni per il campo da allenamento e una palizzata con una corda per separare gli spettatori dal terreno di gioco, fondamentale rinforzo per la tutela di tutti coloro che vivono il campo, atleti e tifosi per un campo più professionale e protetto, innovativo e all’avanguardia.

Il taglio del nastro

Un’esperienza quella del crowfunding che in pochi mesi ha permesso alla società di realizzare un sogno e di avere la conferma di godere di grande stima e affetto che sono stati dimostrati dalle donazioni arrivate. Uno stimolo in più a fare e continuare a fare bene lo sport tanto amato della palla ovale che continua a regalare soddisfazioni e che sa in paese di poter contare su una fitta rete di sostenitori, che credono nel potere dello sport e nei valori che trasmette, ai grandi e ai piccoli.

“Quella del crowfounding è stata un’esperienza molto stimolante per il nostro club, che ci aiutato a raggiungere l’obiettivo coinvolgendo i tesserati e la comunità – ha detto la presidente Carrara – Un ringraziamento va a Cassa Padana per il contributo, all’amministrazione comunale per l’acquisto dell’area necessaria all’ampliamento e a tutti i collaboratori per il resto dell’investimento che abbiamo affrontato e che permetterà di avere spazi sicuri in cui praticare lo sport tanto amato”.

Dopo il taglio del nastro di sindaco e presidente spazio ad un giro di campo degli atleti e allo svelamento della targa che terrà memoria di quanto fatto con i nomi di chi ha contribuito a realizzarlo e continuare a coltivare il sogno, segno tangibile di una comunità che sa esserci , prima di un momento conviviale nella club house della società.