BRESCIA

La babele dello sport: con le scuole chiuse, iniziano i campionati

Molte società di calcio fermano gli allenamenti individuali all'aperto, ma la pallavolo al chiuso inizia i campionati. Anche il basket in palestra con i ragazzi a contatto

La babele dello sport: con le scuole chiuse, iniziano i campionati
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La babele dello sport: con le scuole chiuse, iniziano i campionati.

Sport avanti in ordine sparso. La provincia di Brescia è piombata in zona arancione e ha visto una misura mai sperimentata prima: la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Tolto il contesto scolastico, il secondo ambiente di socialità per eccellenza è il mondo dello sport, che intercetta proprio le stesse fasce di età (medie e elementari) che si è andati a «limitare» con il provvedimento regionale di martedì 23 febbraio.

L’ordinanza firmata dal governatore Attilio Fontana non ha però dato alcuna indicazione o ulteriore restrizione inerente l’attività dei centri sportivi. L’inserimento di Brescia in zona arancione ha lasciato dunque facoltà ad ogni sport (ad ogni Federazione) di agire in ordine sparso, secondo il polso della situazione. Quello che è di gran lunga lo sport più praticato - il calcio - ha deciso all’unisono di alzare bandiera bianca interrompendo seduta stante gli allenamenti individuali che stavano svolgendo la gran parte delle società.

Troppo forte la misura della chiusura delle scuole per continuare come se niente fosse, questa è stata la linea comune adottata in provincia. Una linea che in molti si aspettavano sarebbe stata confermata in sede federale (Figc) con un provvedimento di stop dell’attività, ma così non è stato. E’ dunque facoltà delle società riprendere (o continuare) l’attività distanziata all’aperto. Altri enti calcistici come Uisp e Csi invece permettono addirittura gli allenamenti a contatto alle società amatoriali, in una Babele senza fine. Discorso parzialmente diverso per quanto riguarda il secondo e terzo sport nazionale per tesserati: basket e pallavolo.

La pallacanestro è addirittura da inizio febbraio che occupa le palestre dove può disputare (con tutti i ragazzi dai 13 anni in su) ogni tipo di attività, comprese quelle di contatto. Questo perchè la Fip (Federazione Italiana Pallacanestro) ha decretato di interesse nazionale tutta l’attività sportiva agonistica. Questo consente ai ragazzi - anche a chi è la prima volta che prende in mano la palla da basket - di poter fare allenamento a contatto in un luogo chiuso come la palestra e anche in zona rossa, in quanto le categorie di interesse nazionale (cioè tutte) sono tutelate dalle limitazioni vigenti. Parallelamente ha fatto la Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) la quale ha anch’essa decretato d’interesse nazionale tutti i campionati dall’Under 13 in su.

La Fipav ha addirittura dato via ai campionati giovanili lo scorso fine settimana, senza tamponi nè altre forme particolari di monitoraggio dei tesserati. Una decisione che martedì è stata sospesa: i campionati giovanili si fermano per almeno due settimane, anche se restano consentiti allenamenti e contatti. Oltre a questo e sempre in ottica pallavolo, sabato e domenica inizieranno i campionati di Serie C che vedranno centinaia di atleti e atlete muoversi per la provincia, mentre le scuole sono chiuse e il contatore dei contagi parla di 900 casi al giorno.

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