Sport e solidarietà

Il karate del cuore ha portato la solidarietà sul tatami

Lo stage benefico ha richiamato atleti da tutta la regione

Il karate del cuore ha portato la solidarietà sul tatami
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L'evento organizzato da a.s.d. Il Dojo e associazione Kids kicking cancer ha unito  la passione per le arti marziali e solidarietà.

Il karate del cuore

«Mi avete emozionato, sono davvero felice di essere qui», parola di Paolo Lazzarini, un nome che non ha bisogno di presentazione nel mondo del karate.
Lazzarini è stato uno dei massimi agonisti degli anni Novanta: ha calcato i tatami di tutta Italia e non solo varcando i confini nazionali sia in competizioni di kata che kumite. Poi è stato colpito da un ictus: la vita è cambiata, ma non la passione, la tenacia e l’amore per il karate. Proprio questo è il tema dello stage organizzato mercoledì mattina dall’a.s.d. Il Dojo e dall’associazione Kids kicking cancer (K.k.c.).

Kids kicking cancer

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La K.k.c. è nata in America negli anni novanta su iniziativa di Rabbi Elimelech Goldberg, professore di Pediatria alla Wayne State University School of Medicine di Detroit, esperto di arti marziali, che ha perso una figlia all’età di 2 anni a causa della leucemia. Da qui ha capito l’importanza di alcuni esercizi propri delle arti marziali, soprattutto della respirazione diaframmatica, come aiuto nella sopportazione del dolore e delle terapie. Dal 2011 l’associazione è attiva anche in Italia e promuove la formazione di istruttori affinché possano andare negli ospedali nei reparti di oncologia pediatrica ad aiutare i piccoli pazienti. Di questa esperienza hanno parlato Massimo Aiello, responsabile dell’associazione per la zona di Bergamo e il vice presidente Giuseppe Schilef che prima dell’inizio dello stage hanno mostrato come si svolge una lezione e quali sono le accortezze e le tecniche usate. Parole che hanno colpito i presenti, un centinaio di karateki di tutte le età, tra i quali moltissimi bambini che si sono allenati con i più grandi perché il karate è davvero per tutti, non importa la "cintura", non importano le coppe, ma la volontà di mettersi in gioco e migliorarsi, sempre. In questo il maestro Lazzarini ha dato un ottimo esempio: ha condotto sia l’allenamento con i bambini sia quello con solo gli adulti, dimostrando che il karate è qualcosa di profondo. Talmente profondo che anche l’assessore allo Sport Felice Franchi, invitato per l’occasione, è rimasto fortemente impressionato:

"Il vostro è un mondo bellissimo: è davvero coinvolgente e appassionante vedervi in così tanti uniti per una causa così nobile".

Lo scopo dello stage infatti non è solo quello di far conoscere l’associazione Kids kicking cancer ma quello di raccogliere fondi perché ai bambini possano essere donati tutti i materiali per poter praticare le arti marziali. Ospite speciale della giornata Anna Gennari psicologa nel reparto di oncologia pediatrica degli Spedali civili di Brescia che ha raccontato quanto sia importante l’approccio con i piccoli pazienti e le loro famiglie, parole che hanno colpito ed emozionato gli atleti presenti. E proprio ai tanti atleti presenti è andato il sentito ringraziamento del maestro Paolo Ghizzardi, direttore tecnico dell’a.s.d. Il Dojo di Pontevico che ha fortemente voluto questo evento insieme a tutto il suo staff. "Grazie ai tanti maestri che sono intervenuti, grazie alle tante scuole che hanno condiviso con noi questa mattinata e grazie delle vostre generose donazioni che presto invieremo alla K.k.c.: la riuscita di questo evento è soprattutto merito vostro". Il successo è stato tale che si sta già pensando ad una nuova edizione, perché, come vuole la filosofia del karate, è importante migliorarsi sempre.

 

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