ATLETICA LEGGERA

Il desenzanese Marcell Jacobs scrive la storia: record italiano nei 100 metri

Il centometrista, cresciuto all'ombra del «Tre Stelle» di Desenzano del Garda, è entrato nella storia, abbattendo il record italiano dei cento metri, fermando il cronometro in batteria al Meeting di Savona al tempo di 9.95.

Il desenzanese Marcell Jacobs scrive la storia: record italiano nei 100 metri
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Il desenzanese Marcell Jacobs scrive la storia: record italiano nei 100 metri.

Il centometrista, cresciuto all'ombra del «Tre Stelle» di Desenzano del Garda, è entrato nella storia, abbattendo il record italiano dei cento metri, fermando il cronometro in batteria al Meeting di Savona al tempo di 9.95.

La gioia della Fidal

«Un lampo. Un’impresa - scrive la Federazione Italiana Atletica Leggera (Fidal) sui propri canali - Marcell Jacobs (Fiamme Oro) nella leggenda dell’atletica azzurra: abbatte il record italiano dei 100 metri con 9.95 a Savona, in batteria, con +1.5 di vento a favore, e firma un capolavoro al Memorial Ottolia. Il campione europeo indoor dei 60 è il secondo azzurro sotto la barriera dei 10 secondi dopo il 9.99 di Filippo Tortu nel 2018, fin qui limite nazionale. Alle 16.50 del 13 maggio 2021 lo sprinter allenato da Paolo Camossi diventa il miglior velocista azzurro di ogni epoca nei 100 metri, confermando gli enormi progressi evidenziati nella stagione invernale: “Dopo le indoor e la frazione corsa ai Mondiali di staffette, sapevo di essere in forma - le prime parole a caldo del 26enne - Dovevo solo stare attento a non sbagliare in partenza, ma ci ho lavorato tanto. Ero un po’ teso ai blocchi, perché ero il primo ad avere grandi aspettative. Con lo stimolo di un avversario a fianco credo di potermi ripetere o migliorare ancora. Soprattutto nella prima parte di gara, se ho qualcuno accanto, riesco a incrementare la velocità”. Un crono spaventoso, magico, che vale il quinto posto delle liste mondiali del 2021 e la leadership europea stagionale, con il primo sub-10 dell’anno in Europa. Con questo risultato sensazionale sbarca anche nella top ten di sempre a livello europeo, al decimo posto.

E si può migliorare ancora. Oggi l’azzurro ne ha la conferma, con un crono che fa sognare a livello globale. Il 6.47 che gli aveva consegnato il titolo europeo indoor a Torun è la scintilla che aveva chiarito tutto: poteva scendere sotto i dieci secondi, era palese, era soltanto questione di settimane. Ma andava fatto. E l’ha fatto. Con un miglioramento di ben otto centesimi in un colpo solo rispetto al personale del 2019 (10.03). Peraltro con un lanciato magistrale e con un finale in controllo, circostanza che può far pensare a nuovi progressi sulla strada verso le Olimpiadi di Tokyo. È soddisfatto, il poliziotto bresciano di Desenzano del Garda nato a El Paso, Texas. Talmente tanto da rinunciare alla finale e salutare tutti verso i prossimi impegni, tra cui il Golden Gala Pietro Mennea del 10 giugno a Firenze. C’è il via libera per tutti gli altri. Con sorpresone annesso: il ventenne sardo Lorenzo Patta (21 anni tra dieci giorni) scende a un sontuoso 10.13 con vento regolare (+1.4) e con azione leggera e composta, togliendo quasi due decimi al primato personale (10.31). È il settimo italiano di sempre e supera sul rettilineo della Fontanassa il cingalese Yupun Abeykoon (Atl. Futura Roma, 10.15). È notevole anche il 10.25 dello junior siciliano Matteo Melluzzo (Fiamme Gialle), secondo U20 di sempre, meglio di un atleta di rango internazionale come l’ivoriano Arthur Cissé (10.27) frenato però nel finale da un guaio muscolare».

Le dichiarazioni di Jacobs

Un’ora dopo la gara-record, Jacobs non ci crede ancora, sempre come riporta la Fidal: “Non ho realizzato quello che è successo, lo farò stasera, quando sarò a letto e so già che non prenderò sonno - ne è sicuro - Avrei voluto correre la finale ma mentre mi scaldavo ho avuto un piccolo crampo al polpaccio e non ho voluto rischiare nulla, visto che è soltanto la prima gara della stagione. Il mio obiettivo era scendere sotto i dieci secondi e ce l’ho fatta… ora testa alla prossima gara, sabato 22 a Rieti. Sono contento perché in generale faccio tanti paragoni con le indoor: se penso che nella prima uscita al coperto ho corso 6.55 e poi ho migliorato gara dopo gara fino a 6.47, mi auguro che avvenga lo stesso nei 100 metri”. Come hai lavorato dopo il trionfo di Torun? “Abbiamo trovato l’equilibrio perfetto, in qualsiasi cosa facciamo. Non abbiamo stravolto i lavori o fatto tante cose diverse, in palestra o in pista. Abbiamo soltanto allungato la metrica perché c’erano quaranta metri in più da coprire. Ancora non ho avuto modo di chiamare i miei figli e la mia compagna ma mi stavano seguendo davanti alla tv: sì, saranno orgogliosi di me».

La hall of fame

Tempi automatici
10.20 Pietro Mennea (Alco Atletica Rieti) Torino 12 Lug 75
10.19 Pietro Mennea (Sisport Fiat Iveco) Praga 29 Ago 78
10.15 Pietro Mennea (Sisport Fiat Iveco) Torino 4 Ago 79
10.01 Pietro Mennea (Sisport Fiat Iveco) Città del Messico 4 Set 79
9.99 Filippo Tortu (Fiamme Gialle) Madrid 22 Giu 18
9.95 Marcell Jacobs (Fiamme Oro) Savona 13 Mag 21

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