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Ernesto Della Torre, un bresciano nel gotha degli sport invernali italiani

È un momento di rilancio degli sport invernali italiani, a poco più di un anno ormai dal via alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Ernesto Della Torre, un bresciano nel gotha degli sport invernali italiani
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È un momento di rilancio degli sport invernali italiani, a poco più di un anno ormai dal via alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Ma se in prima fila ci sono gli atleti, che stanno già scaldando i muscoli, spesso gli altri protagonisti di questo mondo in bianco restano nell'ombra. Pochi sanno per esempio che tra le persone più legate allo snowboard, ma anche al freestyle tricolore c’è un bresciano: Ernesto Della Torre, nato nel 1993 a Bovegno e residente a Madonna di Campiglio, che  sta diventando uno dei punti di riferimento in questi sport. È  stato recentemente, per esempio, uno dei giudici chiamati a valutare gli atleti impegnati nella Coppa del Mondo di Freestyle  (sci acrobatico) a Klagenfurt e Kreischberg, in Austria.  Unico italiano in Giuria, in questa disciplina. Le gare del Campionato (che comprende sei diverse specialità) proseguiranno fino alla fine di marzo e si chiuderanno in Svezia.

Da Manerba del Garda al mondo delle tavole (non solo su neve)

“Vivo a Madonna di Campiglio da quando avevo 19 anni, mia madre vive a Manerba e sin da piccolo ho praticato questo sport, prima come atleta poi come allenatore. Tutt'ora faccio l’allenatore privato. Recentemente però ho anche cominciato a lavorare come giudice, ovvero la massima aspirazione per le persone appassionate a questo settore” racconta Della Torre.

“Sono cresciuto con Manuel Pietropoli, siamo due bresciani che hanno fatto strada sia nello snowboard sia nel wakeboard e nello skateboard, tutti sport da tavola. La passione per questo strumento si alimenta ogni giorno dell’anno”. Cosa fa un giudice di snowboard? “Valutiamo le prestazioni dei talenti migliori del mondo, in base alle loro abilità e con l’ausilio di punteggi matematici che vengono poi trasmessi in televisione” continua Della Torre.

Dal palcoscenico nazionale a quello mondiale

La carriera sportiva non è poi particolarmente diversa da quella di un atleta: il vero salto è quello che porta dal panorama nazionale a quello internazionale. “Volevo diventare una figura di prestigio - confessa, non nascondendo l'ambizione necessaria a progetti di questo calibro - Dunque cercando nei vari ruoli, ovviamente partendo da quello nazionale, sono arrivato a quello internazionale e così sono diventato giudice".

Appassionati di tavole? I consigli di Della Torre

Un consiglio per cominciare? Guardare all'esempio degli atleti in scena. “Guardate le gare in televisione, aprendo la mente ad altri sport, sin da giovani, e seguite le persone che possono darvi ispirazione. Uno tra i tanti? C'è un italiano, Ian Matteoli, impegnato in specialità come Big Air, Halfpipe e Slopestyle". È il primo atleta italiano a essere salito sul podio in una gara di big air di Coppa del Mondo.

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