la sfida

Atlantide pallavolo Brescia: i tucani battuti da Aversa

Da evidenziare che il livello di gioco è stato elevato, purtroppo però ciò non è stato abbastanza per poter portare a casa la vittoria

Atlantide pallavolo Brescia: i tucani battuti da Aversa
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Atlantide pallavolo Brescia: i tucani battuti da Aversa.

L'Atlantide pallavolo Brescia gioca bene, ma non basta

Una partita, una sfida fino all'ultimo minuto quella giocata ieri (domenica 24 novembre 2024) al San Filippo a Brescia davanti ad un parterre illustre tra i quali nomi spicca quello del consigliere regionale ed ex sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Da evidenziare che il livello di gioco è stato elevato, purtroppo però ciò non è stato abbastanza per poter portare a casa la vittoria.

Dal terzo, ceduto sul filo, Aversa è brava a ridurre gli errori da fondocampo e a tornare in partita trascinata dal solito Motzo.  Nel quarto, vero rimpianto di questa serata, i troppi errori di casa dilapidano il tesoretto di sei lunghezze che aveva fatto sperare in un esito diverso. Il tie-brak, giocato con meno lucidità, condanna la Consoli a guadagnare un solo punto al termine di una lotta comunque spettacolare.

Starting six

Brescia parte con Tiberti in diagonale con Bisset, Cavuto e Cominetti in posto quattro, Erati e Tondo al centro con Hoffer libero.
Tomasello risponde con la diagonale Garnica-Motzo, i due attaccanti Lyutskanov e Canuto e i centrali Arasomwan e Frumuselu. Il libero è Rossini.

Cronaca

Ritmo subito alto con i due registi bravi a disimpegnare il muro avversario con giocate spumeggianti. Bisset pesca l’ace del 5-3 e Cominetti si oppone alla bomba di Motzo da fondocampo, permettendo poi a Cavuto di giocare sulle mani del muro. Hoffer vola in difesa e contribuisce a costruire il break del 10-7. Il servizio di casa è spietato e tiene a distanza i campani, poi ci pensa Erati a stampare Motzo per il 15-9. Un paio di errori degli ospiti consentono l’ulteriore allungo a + 6. Garnica e Motzo sono armi pesanti in battuta e accorciano 20-17: tocca a Cominetti trovare la giocata vincente e poi a Cavuto metter in scacco Rossini, libero fenomenale (22-18). Il suo pari-ruolo non è da meno e riceve benissimo la botta di Motzo, consentendo a Bisset di chiudere il parziale (25-20).

Il cubano beffa con un pallonetto il muro ospite (3-1), poi il livello della battuta cresce nelle mani di Aversa: i tucani diventano un pelo meno efficaci in ricezione e occorrono grandi difese per restare in equilibrio (9-10). Il break ospite è aiutato da un’invasione sotto rete e da una bomba di Lyutskanov (11-14). Bisset non si fa spaventare e accorcia, poi Motzo sbaglia due volte e Tiberti impatta a 15, firmando il sorpasso con un ace dei suoi e tenendo il piede sull’acceleratore, assieme ad un Bisset infuocato (18-15). Cominetti timbra Canuto con un servizio da cecchino e Cavuto chiude una diagonale sulla riga che il video-check conferma (22-18). Ancora il cubano da altezze siderali e secondo set in cassaforte (25-22).

Equilibrio fino al 7 pari, poi la battuta di Canuto è insidiosa e Aversa scappa a + 3. Cavuto risponde a tono e Tondo fa il muro che conta per l’11 pari; si torna a darsele di santa ragione sotto rete. Motzo si schianta contro il block del numero 3 bresciano, ma anche gli ospiti trovano le contromisure all’attacco biancoblu e tengono il vantaggio (15-18). Non bastano i nervi saldi e la voglia di arrivare all’obbiettivo in un San Filippo infuocato: Motzo out sull’ottimo servizio di Cominetti vale l’aggancio a 20, poi Cavuto trova prima un varco nel muro, vanificato però dall’errore al servizio successivo (saranno 6 nel parziale), e poi una diagonale feroce (22 pari). È l’opposto casertano a fare il colpaccio con l’ace del 22-24, valorizzato dall’errore al servizio di casa (23-25).

Tondo stampa Ambrose, subentrato a Arasomwan, e poi infila una serie vincente al servizio (5-1) che porta alla sostituzione di Lyutskanov per Frankowski. Motzo passa sempre ad altezze mostruose, ma Cominetti riceve granitico, gioca con intelligenza e batte fortissimo per l’11-6. Tondo si attiva in primo tempo e batte sul nuovo entrato con buon esito, garantendo un vantaggio di sei punti (13-7). Dovrebbe essere vietato abbassare l’attenzione con Aversa, e invece succede che il turno di Frumuselu e del polacco lancino la rimonta obbligando Brescia a subire un parziale di 3 a 11  (16-18) chiuso  dall’ace sulla riga di Minelli, inserito al momento giusto. Il block di Bisset fa alzare l’urlo del palazzetto sul 19 pari, ma il cambio-palla comincia a fare fatica e gli ospiti ne approfittano (19-22). Zambonardi prova a far rifiatare Cavuto per Raffaelli; Tondo riaccende la speranza con un ace (21-22), ma sbaglia la palla successiva. Finale sul filo: ancora un errore dai nove metri e si va al tie-break (22-25).

Il quinto è una gara di nervi: di nuovo dentro Lyutskanov e Arasomwan. Garnica beffa a muro Cavuto (2-4) e Canuto, finora quasi impalpabile, diventa pericoloso. Si gira sul +4 ospite e Motzo castiga trovando prima la riga in attacco, poi un ace che spezza le gambe (5-11). Brescia annulla due match point, con Cominetti sempre ultimo ad arrendersi, e il tocco a muro di Tiberti a muro sull’ultimo attacco consegna la gara agli ospiti (12-15).

Le reazioni

“La partita l’abbiamo persa nel quarto set quando, sopra 13-7, abbiamo abbassato l’attenzione e Aversa ci ha rimontati. Da lì non siamo più stati uniti: l’abbiamo persa più per demerito nostro che per merito loro - ha dichiarato Roberto Cominetti -  Questo ci insegna ancora una volta che è indispensabile mantenere la coesione soprattutto nei momenti di difficoltà. Ci servirà per il futuro, perché questo campionato è tostissimo e avremo altre situazioni simili da gestire meglio di stasera”.

 

“Aversa ha vinto perché è riuscita a gestire meglio l’errore - queste le parole di Oreste Cavuto -  Nei primi due set la loro battuta li ha penalizzati e poi invece loro hanno fatto meglio, noi siamo scesi in ricezione e siamo diventati più scontati in attacco. Quello che brucia stasera è il modo in cui ci hanno ripreso: eravamo 5/6 punti avanti e avremmo dovuto essere più cinici per chiuderla al quarto”.

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