Antonio Squizzato sfiora il podio al Mondiale 2.4Mr
Antonio Squizzato, atleta paralimpico della Società Canottieri Garda Salò e campione italiano in carica, ha ottenuto un quarto posto a Genova.
Antonio Squizzato, atleta paralimpico portacolori della Canottieri Garda Salò, chiude al quarto posto il Campionato del Mondo 2.4mR, disputato a Genova dal 12 al 18 ottobre e organizzato dallo Yacht Club Italiano, il circolo velico più antico del Mediterraneo.
Antonio Squizzato da poco riconfermato Campione Italiano
Squizzato, da poco riconfermato Campione Italiano in questa classe, dopo aver scontato un inizio difficile si è riscattato con prestazioni in crescita, culminate con un primo posto nell’ultima prova e aggiudicandosi il premio come miglior timoniere del Circuito Guldmann.
Decisiva una penalità di 12 punti, inflitta a Squizzato a causa della lunghezza eccessiva del tangone, calcolata al 5% sul numero degli iscritti.
«Purtroppo anni fa, durante una regata, ho rotto il tangone e l'ho sostituito al volo senza poi controllare la dimensione - ha dichiarato Squizzato al termine della gara - Un'ingenuità che, nonostante non mi avesse comportato nessun vantaggio, come dichiarato dalla Giuria anche nel comunicato esposto all’albo, mi ha fatto perdere il bronzo per soli 4 punti. Ma è il regolamento e il Campionato del Mondo resta un'esperienza bellissima. Sono arrivato quarto al mondo nel campionato di classe, su 91 barche di 15 Paesi. Ha vinto una donna disabile, una velista straordinaria. Vederla così minuta a fianco del gigante finlandese arrivato secondo faceva impressione. Mica male come messaggio sui valori dello sport!»
Si è aggiudicata il titolo l’inglese Megan Pascoe, nome noto nella vela paralimpica, seguita dal finlandese Marko Dahlberg e dalla svedese Fia Fjelddahl. Tutti atleti nordeuropei che non hanno subito il disagio meteo, ma anzi ne hanno trovato vantaggio in quanto abituati a regatare in condizioni avverse.
Chiude invece in trentesima posizione Davide Di Maria, campione mondiale paralimpico RS Venture della Canottieri Garda, che paga la sua prima esperienza con una flotta così numerosa formata da 91 velisti di alto livello.
Il mondiale
Questo mondiale Open, quindi aperto a tutti senza distinzione di genere o abilità, è stato caratterizzato da condizioni meteo instabili, con vento tra i 15-18 nodi e onde di due metri, che hanno messo a dura prova i concorrenti nelle sette prove disputate nel corso della settimana, costringendo diverse barche al ritiro anticipato.
Mondiale comunque molto partecipato , 91 atleti da 15 nazioni, stanchezza e soddisfazione negli occhi degli atleti al rientro a terra. Il più giovane iscritto è stato un ragazzo del 2003, mentre il veterano del mondiale, è del 1940.
La barca
Il 2.4 nasce a Stoccolma nel 1983, progettato da designer locali che utilizzarono la regola «R Metre» per creare un’imbarcazione singola a bulbo, la 2.4 mR. Si tratta di una vera e propria barca purosangue caratterizzata da una complessità e sofisticatezza da imbarcazione a bulbo, ma con i costi e con la sensibilità di una più semplice deriva. Si tratta di una sorella minore, in termini di dimensioni, ma non di stile di vela, delle più grandi imbarcazioni metriche. Essendo il 2.4mR un’imbarcazione adatta a velisti diversamente abili, è stato scelto come classe in singolo per le Paraolimpiadi a Sydney nel 2000, fino a Rio 2016. Le principali flotte si trovano nei paesi scandinavi, in Italia, in Inghilterra, in Germania, in Australia e negli USA.