La dirigente Oliva Marella va in pensione, al suo posto arriva la preside di Pontoglio.
Scuola, cambio al vertice all’insegna della continuità all’Istituto Marzoli
Sabato a scuola è andato in scena un momento davvero emozionante: non solo insegnanti e personale del Marzoli hanno salutato la dirigente Marella, ma hanno salutato anche altre professoresse che lasciano la scuola dopo tanti anni di insegnamento. Oggi, nell’ufficio della preside, si è tenuta una conferenza stampa per presentare questo passaggio di testimone “tra due insegnanti, due dirigenti molto simili: un cambiamento all’insegna della continuità”, queste le parole della nuova dirigente del Marzoli, Nadia Maria Plebani di Cologne, che per ben sei anni è stata preside all’Istituto comprensivo di Pontoglio. “Sono estremamente orgogliosa di essere stata scelta per guidare questa scuola così ambita e prestigiosa – ha continuato Plebani – A Pontoglio sono arrivata in una situazione molto complicata e dopo sei anni di lavoro, grazie anche all’impegno e al sostegno del mio staff, posso dire di essere soddisfatta per quanto fatto. Oggi la scuola di Pontoglio è moderna e perfettamente funzionante. Inizia una nuova avventura: sono emozionata, ma non spaventata perché trovo una scuola eccellente grazie al lavoro della professoressa Marella, che qui sarà sempre un’istituzione”.
Il saluto della Marella
“Sono contenta e serena di quanto fatto in questi anni e posso dire di lasciare una scuola che oggi è un’eccellenza sul territorio – ha commentato, visibilmente commossa, la dirigente, che ha guidato l’Istituo (Liceo e Itis) dal 2012 – Spesso il lavoro fatto viene buttato al vento, ma sono sicura che con Nadia questo non succederà. L’ho conosciuta diversi anni fa e devo dire che ho avuto subito un’ottima impressione: un’insegnante e una persona precisa, attenta, ma soprattutto umana. Ecco, per me questa è una caratteristica fondamentale per poter svolgere questo ruolo. Ringrazio tutti gli insegnanti e il mio staff. Questi mesi non sono stati per nulla semplici, sono stata spesso sola nel mio ufficio, ma moralmente non ho mai percepito la solitudine. I professori sono stati bravissimi con la didattica a distanza, ma la scuola è fatta di relazioni umane. E il rapporto con gli studenti, che ho sempre cercato di ascoltare e aiutare, mi mancherà davvero tanto”.