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Otto studenti dell'Antonietti a Valencia per un'esperienza di lavoro

Lo scorso anno cinque alunni sono stati a Siviglia, la prossima settimana otto partiranno per Valencia

Otto studenti dell'Antonietti a Valencia per un'esperienza di lavoro
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C’è chi torna e c’è chi parte dall’istituto Antonietti di Iseo. Ma l’importante è andare. Dove? All’estero per vivere l’esperienza di un tirocinio curricolare in un Paese straniero.

Otto studenti dell'Antonietti a Valencia per un'esperienza di lavoro

Continuando il percorso di potenziamento dell’internazionalizzazione intrapreso già a partire dagli anni Novanta, l’Antonietti aderisce a un consorzio di sette scuole, coordinate dal Cfp Zanardelli di Brescia, che a partire dallo scorso anno scolastico ha ottenuto l’accreditamento Erasmus+ Vet.

Nell’anno scolastico 2021-22, quattro studenti dei corsi Ipsmat (manutenzione e assistenza tecnica) e Ipssass (servizi sociosanitari) hanno preso parte a tirocini di tre settimane a Siviglia, svolgendo mansioni conformi al loro profilo professionale in aziende di diversi settori. Si tratta di Ylenia Agueci, Tommaso Archetti, Giorgia Tina, Zineb Byaoui e Abderrahmane Belahmadi.

I ragazzi del corso Ipssass hanno collaborato con educatrici spagnole in asili nido, mentre lo studente del corso Ipsmat è stato collocato in affiancamento al team di manutentori di un prestigioso hotel di Siviglia.

"Abbiamo avuto la fortuna di stare a Siviglia per tre settimane, è stata un’esperienza interessante e formativa, che ci ha aiutato sotto vari punti di vista. Abbiamo imparato una nuova lingua, siamo stati a contatto con una nuova cultura e siamo maturati molto", hanno raccontato gli studenti.

La prossima settimana, sempre grazie ai finanziamenti europei Erasmus+ Vet, partiranno invece per vivere un’esperienza simile a Valencia altri otto studenti dell’Antonietti. Si tratta di Hector Baez del Orden, Agnes Kovacs, Marco Stabile, Claudia Como, Pamela Felappi, Noemi Sora, Fabrizio Pastori e Samuel Alejandro Pepe Sanchez.
Gli studenti hanno partecipato a una selezione. Gli insegnanti hanno tenuto conto del rendimento e del comportamento scolastico, della loro motivazione e di altri importanti fattori per scegliere a chi dare questa opportunità. Per quanto riguarda la nuova lingua, invece, è stato organizzato un mini corso di spagnolo sul lessico base della vita quotidiana.

"Sono un po’ in ansia - ha spiegato Noemi - Penso sia una bellissima esperienza per imparare una nuova lingua e ambientarci nel mondo del lavoro. Non so cosa aspettarmi, ma penso che coglierò l’occasione». Anche Samuel non vede l’ora di partire. «E’ la mia primissima esperienza di lavoro all’estero - ha raccontato - Penso possa essere un’opportunità che cambia la vita e la prospettiva con cui guardare al mondo del lavoro".

L'importanza di un'esperienza all'estero

La richiesta di nuove competenze e soft skills che rispondano alle esigenze di innovazione e competitività dei sistemi economici ha posto le scuole nella condizione di dovere adottare nuove strategie mirate ad agevolare il cambiamento. Da qui la decisione di aderire a progetti di mobilità transnazionale.

"L’Erasmus+ Vet è particolarmente importante - ha dichiarato il dirigente, Diego Parzani - Unisce la possibilità di un’esperienza all’estero e l’alternanza scuola-lavoro, che nella nostra scuola è particolarmente sentita e seguita. Si tratta di una possibilità fondamentale non solo per l’identità europea, ma anche per la conoscenza delle tendenze del mercato e la possibilità di misurarsi con realtà e aziende che non sono quelle del territorio. In questo modo i ragazzi possono immaginarsi un futuro lavorativo non solo in zona, ma anche in altre parti d’Italia o all’estero".

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