Cultura

Marta Salogni, una delle producer e sound engineer più richieste al mondo, ospite alla Laba

E' intervenuta all'inaugurazione dell'anno accademico, che coincideva anche con il 25esimo di fondazione

Marta Salogni, una delle producer e sound engineer più richieste al mondo, ospite alla Laba
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L’inaugurazione dell’anno accademico alla Laba si è aperta con un’ospite davvero speciale.  Marta Salogni, sound engineer, producer e mixer di fama mondiale, originaria di Capriolo e da anni attiva a Londra con il suo «Studio Zona» è intervenuta mercoledì 2 aprile  nella gremitissima Aula Magna del Teatro Europa di via Don Vender.

Marta Salogni, una delle producer e sound engineer più richieste al mondo, ospite alla Laba

Quest’anno la cerimonia coincideva con un traguardo particolarmente significativo per l'Accademia di Belle Arti, che celebra il venticinquesimo anniversario della fondazione. Nominata ai Grammy Awards e vincitrice del Mercury Prize, già al lavoro con artisti del calibro di Björk, Depeche Mode, Frank Ocean, David Byrne, Bon Iver, The xx, FKA Twigs, Goldfrapp, Subsonica e molti altri, Marta Salogni ha ripercorso le tappe e gli incontri salienti della sua carriera già straordinaria nonostante la giovane età, offrendo ai giovani studenti e studentesse (circa 1.500 quelli iscritti in totale) una vivida e potente fonte di ispirazione.  "Abbiamo scelto di invitare Marta Salogni perché abbiamo riconosciuto un’affinità profonda tra il suo percorso e la visione della nostra Accademia - ha spiegato Angelo Cioffi, direttore della Laba - Non ci limitiamo a formare professionisti, ma vogliamo offrire ai nostri studenti e studentesse esperienze che li portino oltre, su palcoscenici importanti e sfidanti a livello internazionale. La nostra missione è affrontare le sfide del contemporaneo con uno sguardo sempre rivolto agli orizzonti globali".

"Fondamentale avere una cultura globale: credete nel vostro istinto creativo"

La testimonianza di Marta Salogni è stata ascoltata con grande attenzione: "Quando collaboro con un artista, mi racconta spesso la sua musica attraverso metafore, immagini, dipinti. Per questo credo sia fondamentale avere una cultura globale nelle arti creative: la musica, il design, la pittura, il cinema sono tutti linguaggi interconnessi. Non è l’equipaggiamento a fare il creativo, ma l’idea", ha detto.
Recentemente è stata premiata come producer of the year all’edizione italiana di Billboard Women in Music 2024: solo l’ultimo di una lunga serie di riconoscimenti.

"L’eleganza sta nel connettersi alla visione dell’artista. Amo costruire basi solide, perché solo su fondamenta forti si può crescere in grande. Un giorno, magari, nel mio studio verranno a imparare nuove generazioni di creativi. Chissà cosa riserverà il futuro", ha proseguito. Rivolgendosi agli studenti in platea, ha aggiunto: "È essenziale sentirsi parte di una comunità, di un cambiamento, oltre alla semplice acquisizione di competenze. Credete nel vostro istinto creativo e non accettate compromessi che possano ledere la vostra identità. Il successo è una conseguenza: non bisogna mai rovinare la poesia".

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