Chiari

L’Istituto Einaudi è capofila nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo

"L’obiettivo è poter costruire modelli di sinergia e di alleanza comunicativa territoriale per motivare e fare in modo che evitino comportamenti aggressivi che potrebbero sfociare in devianza, ma costruendo anche modelli di esempio da imitare".

L’Istituto Einaudi è capofila nella lotta contro il   bullismo e il  cyberbullismo
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Ventuno istituti scolastici e 9 province coinvolte, ma soprattutto un istituto scolastico clarense, l’Einaudi, che è capofila nel Bresciano.  Questi i numeri dell'iniziativa di Regione Lombardia e Ufficio scolastico regionale finalizzata a contrastare bullismo e cyberbullismo. Un fenomeno che, purtroppo, è cresciuto negli ultimi anni ed è stato enfatizzato con la pandemia e i lockdown che hanno influenzato i rapporti umani e talvolta fatto luce sulle diversità.

L’Istituto Einaudi è capofila nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo

Due sono stati gli appuntamenti importanti che si sono susseguiti nella scorsa settimana: il primo in Regione a Milano e il secondo (sabato mattina) alla Prefettura di Brescia al quale hanno anche presenziato la dirigente scolastica Vittorina Ferrari e l’assessore all’Istruzione Emanuele Arrighetti.

Ma andiamo con ordine: venerdì, alla presenza dell'assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, a Palazzo Pirelli, sono stati premiati i lavori realizzati dagli studenti lombardi, dai 14 anni in su (cortometraggi e infografiche) nell'ambito della quarta edizione dell'Hackathon - Rispetto in rete.

Regione Lombardia aprendo la strada a successivi interventi normativi, ha voluto creare, con un'apposita legge un sistema di azioni, in particolare nell'ambiente scolastico, volto a prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo - ha detto l'assessore De Corato - L'Hackathon ha colto tale opportunità, concretizzando la volontà legislativa di formare cittadini attivi e consapevoli, in grado di comprendere la pericolosità di tali forme di violenza e contrastarne la diffusione. Siete voi, ragazzi, il primo anticorpo contro i bulli. Il web, purtroppo, è diventato l'amplificatore degli episodi più abbietti di cyberbullismo. Spetta quindi alla scuola e alle famiglie mettervi in condizioni, già dalla più tenera età, di capire i pericoli della rete che, se gestita male, è una vera e propria arma perché di vergogna, come purtroppo abbiamo visto in diverse occasioni, si può morire.

Infine, l’assessore De Corato ha concluso «confermando l'impegno di Regione nel finanziare e promuovere nuovamente iniziative di questo tipo» e, in questo contesto, si inserisce anche l’istituto Einaudi. La scuola superiore clarense, infatti, traghetterà tutte le altre della provincia in un percorso (che coinvolge tutti) alla consapevolezza e che, conseguentemente, punta all’eliminazione del fenomeno del bullismo.

«Il nostro progetto “bullismo e cyberbullismo in rete nella rete” si qualifica come una importante attività di collaborazione di tutti gli enti coinvolti - ha spiegato la dirigente Ferrari - Si parla di 27 scuole del territorio dell’Ambito 9 (Sebino e Franciacorta) e 11 enti riferiti al territorio provinciale. Questo comporta una intensa attività di formazione per tutti gli operatori della scuola: docenti, dirigenti e studenti e opera in un’ottica di formazione a cascata coinvolgendo persone provenienti da diversi istituti della provincia che poi, a loro volta, potranno disseminare quanto appreso nelle loro scuole. Sono molto fiera perché ancora una volta l’Einaudi si qualifica come capofila non solo a livello di ambito, ma anche provinciale e lo fa, in questa edizione, con un progetto inverso. Infatti, non si intende partire da problematiche esclusive connotate come relative a bullismo e cyberbullismo, ma anche come azione di intervento in positivo tesa ad individuare le modalità costruttive di mediazione, comunicazione linguistica, epatica, teatrale, musicale e di solidarietà di comunità. L’obiettivo è poter costruire modelli di sinergia e di alleanza comunicativa territoriale per motivare e fare in modo che evitino comportamenti aggressivi che potrebbero sfociare in devianza, ma costruendo anche modelli di esempio da imitare. E’ una bella sfida, sicuramente impegnativa, ma il coinvolgimento di tutte le scuole della provincia saprà dare un grosso slancio e forza a tutti i coinvolti».

D’accordo anche l’assessore del Comune di Chiari con delega alle Politiche scolastiche, Emanuele Arrighetti.

Siamo contenti di questa nostra eccellenza cittadina - ha ribadito - E’ un tema che l’Amministrazione ha portato fortemente all’attenzione dei dirigenti scolastici e il progetto dell’Einaudi ci riempie d’orgoglio. Non possiamo che condividere e appoggiare tutti coloro che intraprenderanno questo cammino.

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