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L'IC di Verolanuova alla conquista del premio letterario Monia Delpero

I ragazzi si sono confrontati sul tema della violenza di genere producendo testi di grande valore e impatto emotivo che sono stati notati dalla giuria

L'IC di Verolanuova alla conquista del premio letterario Monia Delpero
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Che emozione salire su un palco per essere premiati. Ancora di più se il palco è quello dell’auditorium San Barnaba a Brescia e l’occasione è il riconoscimento del lavoro svolto per la settima edizione del concorso letterario Monia Delpero.

Il concorso letterario Monia Delpero

I ragazzi della terza E della secondaria d Verolavecchia guidati dall’esperto Davide Zubani, Alice di Mauro e Davide Iseppi della terza B di Verolanuova, guidati dalla professoressa Elena Geroldi, Lorenzo Cervati, Leonardo Di Blasi, Arleen Kaur e Davide Brunelli della terza D di Verolanuova con la professoressa Caterina Lama e Vittoria Cominelli, Arianna Ferrari, Jaskirat Kaur, Nicole Mosca, Giorgia Seniga della terza G di Bassano Bresciano con il professor Gabriele Antonini hanno tutti ricevuto un premio per l’importante lavoro svolto. "Le classi terze dell'Istituto Comprensivo di Verolanuova guidato dalla dirigente scolastica Carla Aschieri, delle sedi di Verolanuova, Bassano Bresciano e Verolavecchia,  hanno partecipato alla settima edizione del concorso Monia Delpero, indetto dalla famiglia per non perdere la memoria di una ragazza uccisa dall'ex fidanzato a soli 19 anni - ha spiegato l’insegnante di religione Margherita Cò responsabile del progetto - Gli alunni e le alunne hanno affrontato il tema della violenza di genere, fatto riflessioni insieme alle insegnanti e agli insegnanti, incontrato Piera Stretti fondatrice della casa delle donne e in seguito scritto poesie o realizzato caviardage (Il Metodo Caviardage è un metodo di scrittura poetica che aiuta a scrivere poesie e pensieri attraverso un processo ben definito ed un gran numero di tecniche e strategie, non partendo da una pagina bianca ma da testi già scritti: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale, dal sito “Cos’è il Caviardage” n.d.r.). La classe 3 E di Verolavecchia, invece, ha realizzato una canzone con l'aiuto del musicista Davide Zubani, grazie ad un progetto finanziato dal comune di Verolavecchia. I ragazzi e le ragazze hanno ideato strofe, letto articoli, registrato la base".

"I lavori dei ragazzi meritano di essere conosciuti"

Gli studenti hanno lavorato molto, cosa ancora più importante hanno riflettuto molto, hanno approfondito e hanno fatto loro la tematica della violenza di genere, ormai così tristemente all’ordine del giorno (fino ad aprile sono 88 le donne vittime di femminicidio - dati dell’Osservatorio Diritti). Il lavoro fatto è non solo importante dal punto di vista didattico, ma ancora di più da quello esperienziale educativo. "Abbiamo trasformato la classe in uno strumento critico e di indagine sui moventi che portano alla violenza di genere - ha spiegato Zubani - Passo dopo passo si è rivelata la consapevolezza di come non possa essere ridotto tutto a un “Fatto Psichico”. Piuttosto ad un delicato e complesso retaggio culturale capace di deformare la psiche e favorire comportamenti criminali. Presente alla premiazione anche la madre di Monia, Gigliola che con la sua testimonianza ha commosso l’intera platea regalando la profonda dimensione di un amore perduto che non smette di palpitare, un’anima ancora trattenuta dalla forza di gravità che motiva la battaglia di una madre la quale oggi ha visto rivivere Monia nei 500 ragazzi presenti". Questi ragazzi non solo hanno imparato una lezione importante, ma meritano veramente di essere ascoltati, il loro prezioso lavoro merita di essere premiato e studiato con attenzione soprattutto dagli adulti.
"La classe 3E della sede di Verolavecchia ' L. Contratti', insieme a Davide Zubani, alle professoresse , Anni e Tirelli hanno composto una canzone stupefacente - ha concluso Cò - E' stata un'esperienza significativa per tutte le classi terze, la terza E si è messa in gioco anche registrando. La strofa a mio avviso è l'essenza del lavoro, sembra un grido giovanile adolescenziale che chiede aiuto alla società, a noi adulti: “Il mondo intorno a me ha lasciato perdere il grido di un aiuto nessuno l’ha capito”. Una profondità incredibile da leggere ad ogni adulto, genitore, insegnante, amministratore".

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