la polemica

Civitas Provaglio contraria alla settimana corta alle medie

Il gruppo di opposizione ha evidenziato le difficoltà che potrebbero riscontrare i genitori e gli studenti con il cambio orario

Civitas Provaglio contraria alla settimana corta alle medie
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La proposta della settimana corta anche alla secondaria di primo grado non piace alla minoranza di Civitas Provaglio.

Civitas Provaglio contraria alla settimana corta alle medie

L’Amministrazione comunale aveva chiesto all’istituto comprensivo di valutare la possibilità di adeguare l’orario delle classi della scuola media per far sì che anche questa fosse chiusa di sabato e di conseguenza abbattere di un sesto le spese per il riscaldamento e l’illuminazione in questo periodo di rincari. Per questo è stato sottoposto un sondaggio alle famiglie e a tutto il personale scolastico, chiedendo se fossero favorevoli o meno all’introduzione della settimana corta per la scuola media, con il conseguente aumento delle ore di lezione dal lunedì al venerdì per recuperare quelle non effettuate il sabato.

"Questa presa di posizione ci lascia perplessi per tante ragioni - hanno fatto sapere i consiglieri di Civitas Provaglio, Manuel Palini e Luisa Venturini - Provocherebbe agli studenti un calo del livello d’attenzione e di concentrazione nell’ultima ora di lezione, che porterebbe quindi a risentirne sul rendimento scolastico. Le pause ricreative sarebbero due, ma la seconda di soli 5 minuti, tempo insufficiente per dare la possibilità ai ragazzi di relazionarsi e socializzare con i propri compagni di classe per staccare dalle attività ordinarie. Inoltre i genitori lavoratori potrebbero aver bisogno di riorganizzare i propri orari lavorativi o trovare soluzioni alternative e anche onerose per poter fronteggiare i nuovi orari di uscita da scuola".

Civitas Provaglio ha evidenziato anche le difficoltà che potrebbero avere i ragazzi nel frequentare i corsi e le attività extrascolastiche pomeridiane già avviate.

"Tale azione di “risparmio” viene stimata annualmente con una riduzione dei costi di circa 15mila euro, cifra a nostro avviso irrisoria per il bilancio del Comune e tale da non giustificare tutti i disagi che si andrebbero a creare - hanno concluso - Per questo siamo contrari alla settimana corta".

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