Sport e giovani, connubio vincente nel segno dell’ottimismo
Le risposte della Giunta regionale alle domande dei nostri lettori: la sottosegretaria delegata spiega l'importanza dell'attività sportiva e l'impegno della Regione in questo ambito
Prosegue la nostra rubrica che mette in contatto diretto Regione Lombardia e i nostri lettori. Scrivete a laregionerisponde@netweek.it e i vari assessori regionali competenti, di volta in volta, risponderanno alle vostre domande e segnalazioni, che possono interessare tutti i lombardi, dalla sanità ai trasporti, dalla sicurezza alla cultura, dall’economia al sociale. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, raccogliendo le istanze locali per portarle all’attenzione della politica.
Sport e giovani, connubio vincente nel segno dell’ottimismo
Mio figlio ha 19 anni e non vuole più continuare a studiare, la pandemia ha stravolto la sua e nostra vita e tra l’altro non ha più potuto frequentare il campo di atletica dove si allenava anche tre volte a settimana. Con lo sport lo vedevo presente e affatto depresso. Sono previsti interventi mirati verso i nostri ragazzi sempre più demotivati?
Giovanna (Milano)
Risponde Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani
La sua apprensione e quella di tante famiglie come la vostra è il pungolo che motiva le decisioni di questo Sottosegretariato. Sono da sempre convinta del “potere” dell’attività sportiva: si allena il corpo per una finalità che supera la competizione in sé, ci si ritrova in gruppo per condividere gli obiettivi e, nel frattempo, si cementano relazioni importanti, indispensabili alla crescita. Lo sport è vita e ha molto da insegnarci. Quando vi è una sofferenza interiore, soprattutto per i ragazzi, far parte di una squadra diventa terapeutico.
È proprio ascoltando le esigenze del territorio che abbiamo promosso da settembre vari interventi volti a prevenire il disagio giovanile. In collaborazione con le società sportive e gli enti del Terzo Settore sosteniamo attività gratuite, dallo sport di base - quindi corsi di avviamento a svariate discipline - a laboratori artistici, di teatro, musica, fotografia. Il tutto in una logica sussidiaria e capillare per cercare di raggiungere ogni periferia, utilizzando gli impianti sportivi della Regione e appoggiandoci a personale formato e qualificato. I tre bandi a sostegno delle politiche giovanili della Lombardia che si sono appena concretizzati comprendono più di 100 progetti per favorire socialità e inclusione, indirizzati in particolar modo a quei giovani, dai 15 ai 35 anni, che non studiano e non lavorano. E altri 60 per potenziare i centri di ascolto e gli Informagiovani dei vari Comuni. Sono anche convinta che il fare rete con istituzioni e associazioni aumenti la possibilità di centrare gli obiettivi. Tutte le informazioni si possono trovare su www.giovani.regione.lombardia.it e sul profilo Instagram @Generazione Lombardia.
Spero che queste informazioni contribuiscano a rischiarare un orizzonte che ora appare buio a lei e a tanti genitori: non siete soli e insieme possiamo costruire grandi progetti. Ridare alti ideali ai nostri giovani è la mia priorità istituzionale e personale.