Inquinamento acustico, cosa dobbiamo sapere
Chi vive in grandi città o in zone estremamente produttive si trova a dover fare i conti con quello che viene definito inquinamento acustico. Risulta interessante capire, quindi, quali sono le possibili conseguenze dello stesso e cosa di fa, oggi come oggi, per cercare di minimizzarne gli effetti.
Cos’è l’inquinamento acustico
Ad oggi, l’inquinamento acustico è trattato come l’inquinamento ambientale anche se è necessario sottolineare che ci sono delle differenze. Infatti, il rumore che caratterizza l’inquinamento acustico non è in grado di propagarsi oltre alcune distanze. Possiamo dire, quindi, che l’inquinamento acustico ha una caratterizzazione locale.
Il riferimento normativo da tenere presente, a livello europeo, è la direttiva 2002/49/CE, successivamente recepita anche dal nostro ordinamento, nella quale viene gestito l’aspetto della determinazione e gestione del rumore ambientale.
Nel corso degli anni, anche prima della comparsa della normativa europea e comune, si è provveduto a determinare quelli che sono i valori-limite delle sorgenti sonore.
Prima di realizzare una struttura operativa che potrebbe impattare su quella che è la tranquillità della zona e provocare inquinamento acustico è obbligatorio effettuare una valutazione ben precisa ai sensi della Legge n. 447/1995 e dei limiti da essa imposti.
In questo modo si andrà ad attestare che l’attività in questione non produrrà disagio per gli abitanti della zona.
La relazione impatto acustico deve essere effettuata da un’azienda competente in materia, come il Gruppo Maurizi, che sia in grado di fornire la propria consulenza al fine di rispettare tutti quelli che sono i limiti e le varie regole imposte dal Comune in cui si desidera avviare l’attività.
Questo aspetto è importante, poiché il rischio è quello di vedere la propria attività bloccata dopo poco tempo qualora non vengano rispettati i limiti previsti nella zona di interesse.
Per redigere la valutazione in questione sarà necessario servirsi dell’intervento di un tecnico specializzato. Il suo compito specifico sarà quello di andare a effettuare tutti i controlli che vengono ritenuti necessari per legge al fine di redigere in maniera dettagliata tutta la documentazione da produrre alle autorità competenti. Si tratta di un lavoro che va svolto con cura e che richiede l’utilizzo di attrezzature specifiche come il fonometro e altri strumenti per la rilevazione del rumore emesso</b.
Solo in questo modo sarà possibile per un imprenditore gestire la propria attività nel rispetto di quelle che sono le regole di base per l’emissione di rumore.