Celiachia, in Italia 250mila pazienti già diagnosticati. La Lombardia è la Regione con più casi. Oltre 5mila a Brescia.
È il disturbo alimentare che colpisce sempre più persone in Italia. La sua incidenza si aggira intorno all'1% della popolazione totale, costringendo chi ne soffre a seguire un'alimentazione rigorosamente priva di glutine. Parliamo della celiachia, malattia cronica intestinale scatenata, per l'appunto, dall'ingestione di cereali che contengono glutine, un complesso proteico presente nei cereali come frumento, segale, orzo, avena, farro e molti altri.
Secondo i dati raccolti e diffusi dal Ministero della Salute (Relazione annuale al Parlamento anno 2022 pubblicati a marzo 2024) in Italia, i pazienti diagnosticati, sono 251.939, ma si stima che siano circa 400.000 a non aver ancora ricevuto una diagnosi corretta poiché spesso la malattia è asintomatica. La popolazione femminile si conferma maggiormente colpita con il 70% dei casi diagnosticati (176.054) rispetto al 30% maschile (75.885).
Lombardia: la Regione con più diagnosi
Per quanto concerne la distribuzione geografica delle persone affette da celiachia in Italia, la Lombardia si conferma al primo posto con 46.433 celiaci su un totale in Italia di 251.939, pari a circa il 18%, la percentuale più alta tra le regioni a livello nazionale. Tra chi soffre di questa patologia autoimmune, le donne sono in maggioranza: 32.055 rispetto a 14.378 uomini, circa il doppio (in linea col dato nazionale). Nel Bresciano, Valcamonica esclusa, stando all'ultimo dato disponibile dell'Ats Brescia relativo al 2022 ne soffrono 6.258 persone (per quasi il 70% donne) con un'età media di 38,5 anni, contro le 5.605 del 2019 e le 5.371 del 2018.
I segnali di una diagnosi immediata
Sebbene il più delle volte i sintomi della celiachia non si manifestino, soprattutto negli adulti, osservare il proprio corpo può suggerire una diagnosi precoce.
Quando un paziente celiaco inconsapevole di esserlo ingerisce degli alimenti che contengono glutine, la reazione più comune riguarderà l’apparato gastrointestinale. I sintomi classici della celiachia, infatti, sono diarrea, gonfiore addominale, meteorismo, crampi all’addome e perdita di peso. Non solo: ne esistono anche altri, forse meno conosciuti, a cui prestare attenzione, come la presenza di afte nella bocca, il formicolio alle estremità (mani e piedi), la debolezza muscolare o, anche, l’alopecia.
In certe circostanze anche l’anemia (causata principalmente dal malassorbimento di ferro e vitamine dovuto all’atrofia dei villi intestinali), la perdita di densità ossea e le convulsioni.
La dieta senza glutine: il ruolo del dietista
Secondo l’Associazione Italiana Celiachia (AIC), la dieta senza glutine, osservata con rigore e per tutta la vita, è al momento l’unica terapia disponibile per curare la celiachia. Oltre a evitare quei cereali e derivati che contengono glutine, è necessario prestare attenzione a tutti gli alimenti processati e composti da più ingredienti per cui va verificata la etichetta perché possono contenere glutine sia come ingrediente o sia presente in tracce dovute a contaminazioni accidentali, non sempre evitabili nella produzione alimentare.
L’ABC della dieta del celiaco suddivide gli alimenti, rispetto alla dieta senza glutine, in alimenti sempre vietati ai celiaci, sempre permessi, come vegetali, frutta, tal quali, e alcuni alimenti cosiddetti “a rischio” per cui è raccomandata una attenta lettura dell'etichetta.
È importante ricordare che la dieta per i celiaci dovrebbe essere personalizzata in base alle esigenze individuali, all'età, allo stile di vita e alle preferenze alimentari. Per questo il consiglio è quello di rivolgersi a un dietista qualificato.
A chi rivolgersi per trovare un dietista online a Brescia?
Per trovare un dietista a Brescia è possibile visitare Doctolib.it: prenotare una visita o degli esami diagnostici è molto semplice, scegliendo data e ora in base alla disponibilità.